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mercoledì 1 Ottobre 2025
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    L’incontro nato per parlare di mafia e di quel che si fa di buono nei terreni confiscati

    TAVARNELLE – Martedì 17 giugno l'associazione Fior di Corleone, insieme alla cooperativa sociale “Lavoro e non solo” e alla Fondazione Caponnetto, sono stati ricevuta a Palazzo Madama a Roma dal presidente del Senato della Repubblica Piero Grasso.

     

    "Insieme a loro – dice orgogliosa Anna Canocchi, presidente del Crc La Rampa di Tavarnelle – c’eravamo anche noi. E’ stato un grande onore essere presenti e partecipare a questo incontro in cui si è parlato di impegno, lavoro, antimafia, riscatto sociale".

     

    Fra l'altro, è forte il legame fra il circolo tavarnellino e il presidente del Senato Grasso: era il novembre 2012 quando lo stesso Grasso venne accolto con grande entusiasmo nei locali del Crc di piazza Matteotti (clicca qui per leggere l'articolo).

     

    "Sono già sei anni – ricorda Canocchi – che il nostro circolo collabora con la Cooperativa "Lavoro e non solo" che gestisce a Corleone alcuni terreni confiscati alle mafie. Da quelle terre oggi vengono prodotti che sono il simbolo del riscatto e un esempio da incoraggiare".

     

    "Gli uomini e le donne della cooperativa – dice ancora Canocchi, che è andata in Senato accompagnata da alcune delle "anime storiche" del rapporto fra Crc tavarnellino e comunità siciliana – hanno pensato di poter essere d'aiuto anche a tutti quei produttori e cittadini onesti della zona che vogliono riscattarsi dal giogo della criminalità organizzata: per questo è stata fondata l'associazione "Fior di Corleone"".

     

    Perché, dice la presidente della Rampa, "la nascita di questa associazione è un segnale di speranza per tutto il territorio".

     

    "Perché come dice Maurizio Pascucci – conclude – coordinatore per molti anni del progetto Liberarci dalle spine e oggi membro dell’ufficio di gabinetto dell’assessore Salvatore Calleri in Regione Sicilia “se Corleone cambia e diventa simbolo dell’antimafia, anche l’Italia tutta può cambiare”".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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