PONTE A EMA (BAGNO A RIPOLI) – Era a fare la spesa alla Coop di Ponte a Ema, C.R. di 43 anni, una cliente abituale di quel supermercato.
Le servivano due o tre cose e aveva già preso tutto quando, vicina allo scaffale dei vini, ha pensato di prendere anche una bottiglia nel caso venissero amici a cena. All’improvviso uno schianto.
“Ho visto il vino per terra – racconta la donna al Gazzettino del Chianti – Poi, tornando su con lo sguardo ho visto il braccio tagliato fino all’osso e il sangue dappertutto”.
Subito, gli altri clienti si sono prodigati nel soccorso alla donna. Uno di loro le ha stretto una cinghia intorno al braccio in attesa dell’ambulanza.
Una cosa impressionante, violentissima: i tendini della mano, i polsi, un’arteria e un nervo tagliati.
“Se la bordolese si fosse rotta schiantandosi in terra mi sarei tagliata le gambe – continua la donna – e non il braccio. Magari se fosse stato inverno, avrei avuto indosso il giubbotto e non sarebbe successo niente. Meno male che ero da sola e non c’era la mia bambina”.
Una cosa gravissima che poteva andare peggio eppure la donna in mezzo alle bottiglie ci è sempre stata, i genitori hanno un negozio di alimentari e lei ha lavorato per anni in un bar.
“Mi cambia la vita – conclude – i tempi di recupero e la fisioterapia saranno lunghissimi. Per un anno non lavorerò e non so se tornerò come prima. Uno va tranquillamente a fare la spesa e si trova quasi senza un braccio”.
di Stefano Casprini
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