GREVE IN CHIANTI – Una tragedia. Immane, devastante, che lascia ammutoliti nella sua brutalità. Un incubo ad occhi aperti.
Tutto si è consumato oggi, in un banale lunedì di fine agosto: una madre che va a svegliare il figlio che deve andare a lavorare. Il figlio che non risponde, la mamma che capisce subito che c'è qualcosa che non va.
Purtroppo però non c'era più nulla da fare: T.G., 32 anni da compiere fra un paio di mesi, è morto così. Nel suo letto.
Viveva insieme alla mamma e al fratello più piccolo nella frazione del Passo dei Pecorai: il padre se n'era andato quasi cinque anni fa, in un'altra tragedia che aveva toccato da vicino il paese e tutta Greve in Chianti.
L'uomo era infatti precipitato durante un volo con il suo aereo auto costruito nella campagna fra Greve in Chianti e Panzano.
Un dolore profondo, che a quasi cinque anni di distanza viene travolto da un'altra tragedia, da un destino feroce e cattivo. Senza pietà.
"Una disgrazia incomprensibile – dice affranto il sindaco di Greve in Chianti Paolo Sottani, che ha vissuto come tanti in paese una giornata terribile – Siamo tutti vicini a una famiglia colpita da un lutto che le parole non possono neanche descrivere. A una mamma che ha dovuto provare il dolore più grande. È un giorno tristissimo per tutti noi".
Adesso saranno gli esami autoptici, disposti come da prassi, a dare delle risposte sulle cause della morte del 32enne.
Ma si rimane davvero senza parole di fronte a un destino così feroce, che si accanisce in maniera terribile su una famiglia che, ammutolita, annega il suo dolore in quello di tutta la comunità grevigiana.
di Matteo Pucci
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