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lunedì 7 Luglio 2025
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    Cane libero e aggressivo a Quintole: Impruneta Comune Aperto replica a Franchi

    "Mette in dubbio il lavoro sull'incolumità delle persone dell'assessore Laura Cioni e della polizia municipale"

    IMPRUNETA – Il gruppo consiliare di maggioranza Impruneta Comune Aperto risponde alle critiche del consigliere di opposizione, Gabriele Franchi (Cittadini Per), in merito alla gestione (da parte dell'amministrazione comunale) della questione del cane che in zona Quintole-Baruffi ha ucciso un cagnolino e da mesi fa preoccupare decine di residenti.

     

    Franchi che in merito alla questione ha presentato una domanda di attualità nell'ultimo consiglio comunale, alcuni giorni fa.

     

     

    "In sostanza – dicono da Impruneta Comune Aperto – la domanda di attualità chiedeva perché non fosse stato fatto niente nonostante le numerose segnalazioni da parte dei cittadini. L’assessore Laura Cioni, a cui è stata rivolta la domanda, ha risposto esponendo in maniera chiara e dettagliata il verbale di due pagine redatto dalla polizia municipale, che si può così riassumere".

     

    "Le segnalazioni pervenute alla polizia municipale – spiegano – di un cane bianco tipo maremmano lasciato libero di vagare non hanno consentito di individuare la proprietà del cane. Sono stati effettuati pattugliamenti concentrandosi nei punti di avvistamento e chiedendo ai residenti informazioni circa la provenienza del cane: ma pur confermando la presenza del cane niente dicevano circa la proprietà dello stesso".

     

    "Il 3 novembre – proseguono – viene riferito al comando di polizia municipale l’uccisione di un cane di taglia media alla presenta del proprietario, probabilmente dal cane più volte segnalato.
    Il 2 gennaio un abitante della zona ha presentato una segnalazione con tanto di foto del cane e del presunto proprietario. Il 4 gennaio gli agenti di polizia municipale hanno effettuato un sopralluogo senza poter verificare quanto segnalato il 2 gennaio, ma facendo una ricognizione della zona".

     

    "Il 24 gennaio – dicono ancora – alle 8.40 gli agenti di polizia municipale si sono recati presso l’abitazione del presunto proprietario del cane aggressore, che ha espresso dubbi sulla corrispondenza dell’esemplare della foto presentata dal segnalante. E’ stato accertato che la recinzione della proprietà non ha rivelato falle di continuità".

     

    "Il 29 gennaio – continua la ricostruzione – il proprietario del cane ucciso dichiarava quanto già sostenuto dal presunto proprietario, in quanto non poteva stabilire con esattezza se si trattava dello stesso cane. Nonostante l’incertezza di colpevolezza il presunto proprietario ha provveduto a risarcire i danni subiti dalla famiglia del proprietario del cane ucciso".

     

    "Tutto quanto suddetto – si dice ancora – sono tuttora in corso altri accertamenti e sopralluoghi nella zona, per cui la polizia municipale continua nel suo lavoro d’indagine. Sono pure illazioni pensare che il gesto di risarcimento del presunto proprietario del cane aggressore fosse come una confessione di colpevolezza finalizzato al ritiro della denuncia ai carabinieri, così pure quello di soffermarsi alla nota di constatazione su quanto detto dall’assessore Laura Cioni sulle aggressioni fatte ai cani e non alle persone come un atteggiamento di noncuranza da parte dell’amministrazione".

     

    "Da qui – concludono – le considerazioni del tutto improprie da parte del consigliere Gabriele Franchi, che tendono a mettere in dubbio il lavoro e l’impegno sull’incolumità delle persone da parte dell’amministrazione. E che ha ritenuto questa risposta da parte dell’assessore Laura Cioni e del comando di polizia municipale “assolutamente insoddisfacente”, mettendo quindi in dubbio non solo quanto affermato dall’assessore stesso ma anche e soprattuto dell’operato e da quanto dichiarato della polizia municipale".

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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