BAGNO A RIPOLI – L'appuntamento di oggi pomeriggio alle 15 in palazzo comunale a Bagno a Ripoli, ovvero il convegno “Verso il nuovo piano strutturale e il piano operativo”, appuntamento organizzato dall'amministrazione comunale, viene preceduto da una presa di posizione durissima.
Del gruppo di opposizione Per Una Cittadinanza Attiva e della Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio: e c'è da star sicuri che oggi, fra tecnici, istituzioni, imprese, associazioni, ordini professionali e cittadini, chiamati a partecipare al convegno, ci sarà anche chi è totalmente contrario allo sviluppo urbanistico prospettato per il territorio.
Bagno a Ripoli si trova sotto attacco – si legge in una nota diffusa dalla Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio, presieduta da Eros Tetti – questo è quanto si evince dall'avvio del procedimento per la variante al Piano Strutturale e Piano Operativo comunale. Il documento prevede un ampliamento significativo del perimetro dei centri urbani. Tutto ciò è inaccettabile perché così si gettano le basi per future cementificazioni per quanto riguarda il la piana di Ripoli".
"Con questa amministraizione – accusano da Cittadinanza Ativa – si rischia di tornare indietro di venti anni quando le battaglie ambientaliste e dei numerosi comitati che si formarono spinsero l'ex sindaco Bartolini a ridurre le previsioni edificatorie di allora e anche da questo comune prese avvio la Rete dei Comitati".
"L'idea di continuare a trasformare irreversibilmente aree agricole o comunque verdi – dicono ancora – appare del tutto irresponsabile e anacronistico dal momento che varie proposte di legge vanno in senso opposto e ci auguriamo che sia il governo nazionale a stabilire un arresto incondizionato al consumo di suolo quale risorsa fondamentale per la vita del nostro pianeta".
"Il piano proposto dall'amministrazione è inaccettabile – fa eco Tetti – prevede nuove cementificazioni e rischiando la saldatura tra un territorio extraurbano con la periferia di Firenze . Questo è un fatto pericolosissimo che comporterebbe un'urbanizzazione metropolitana di un territorio che ha una vocazione agro-turistica di pregio e da salvaguardare".
"Firenze – conclude Tetti – ormai sta diventando una città "bed and breakfast", le dinamiche e le logiche del turismo di massa stanno spingendo gli abitanti di Firenze sempre più verso le periferie, a nostro avviso il compito dell'amministrazione comunale è quello di proteggere il territorio comunale da certe dinamiche devastanti anzichè accondiscendere ai voleri di chi ha il solo scopo di farne edilizia. Ci auguriamo che l'amministrazione si fermi e apra un percorso partecipato per proteggere il proprio territorio".
di Redazione
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