Gaiole in Chianti, secondo giorno dell’anno di grazia 2020.
Già alle prime ore del mattino, una folla di persone per lo più anziane, circonda l’edificio per ottemperare al dispositivo previsto per il cambio del medico di base.
Andato il pensione il medico titolare, bisogna che ogni cittadino presenti domanda per la scelta del nuovo medico sostituto presso il proprio Presidio territoriale.
In tre date: giovedi 2 gennaio, giovedi 9 gennaio, sabato 11 gennaio dalle ore 8 alle ore 11.30, un migliao di persone dovranno presentarsi all’ufficio, oppure on line sul portale della Usl Sud Est.
La mattina pare nevicato per la brina, i numerini finiscono presto, i terminali non girano e funzionano a dovere, il sito della Usl non è di facile uso.
Le ore passano, c’è chi si arrende, c’è chi arriva dalle frazioni più remote e non trovando il numero o vedendo la folla di persone decide che non è il caso e pensa di ritornare in un’altra mattinata gelida.
Ai tempi del dottor Tersilli e del conseguente famoso film (Il medico della Mutua) con Alberto Sordi, esisteva una folle corsa ad accaparrarsi i mutuati, il che generò la legge che impone a ogni cittadino di presentarsi allo sportello per la scelta dell nuovo medico.
Allo stato attuale è pura ottusità distillata: sarebbe parecchio più semplice (e meno dispendioso di energie) che al nuovo dottore passino i pazienti di chi l’ha preceduto e poi, le persone, se non si trovano bene, decidono liberamente di passare ad altro, attraverso opportuna procedura.
Ma questo non è il paese del buonsenso.
Andrea Pagliantini
di ANDREA PAGLIANTINI
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