BAGNO A RIPOLI – "L'allerta è finito ieri a mezzogiorno, ma è stato un lunedì davvero duro".
Due giorni dopo la bomba d'acqua che ha investito anche Bagno a Ripoli, il responsabile Protezione Civile della Croce Rossa locale, Andrea Giuliani, racconta al Gazzettino del Chianti quelle ore difficili.
"L'allarme della Provincia – ricorda – era scattato già la sera prima, per cui ci eravamo premuniti nel ricercare volontari. Poi lunedì, dalle prime ore del mattino, siamo partiti con i primi interventi. In ambito sanitario, abbiamo assicurato la regolare copertura dei servizi 118, ma anche aggiunto in corsa un'altra autoambulanza che ci è stata richiesta in zona Figline-Incisa Valdarno perché laggiù la situazione era davvero critica, con intere aree isolate fra di loro".
"Sugli interventi di Protezione Civile invece – continua il racconto – ci siamo concentrati sulla zona di Grassina, in accordo con l'amministrazione comunale. Lo scenario era desolante, con quasi tutte le strade allagate e impraticabili. Sei nostri volontari hanno operato tutto il giorno in via Bikila, svuotando con le idrovore gli scantinati di due palazzi, completamente allagati".
"Lottando contro il tempo – sottolinea – anche perché in uno di essi è alloggiata una cabina Enel e se non si toglieva l'acqua alla svelta l'intera zona sarebbe rimasta senza luce. Per fortuna le operazioni si sono concluse in tempo, entro le 18, e i tecnici hanno evitato che gli abitanti passassero pure la notte al buio, dopo essere stati con l'acqua alle porte di casa".
Mentre scriviamo, l'ultima ora parla di un'allerta meteo appena diramato per maltempo su tutta la regione, dalla mezzanotte di stasera a tutta la giornata di giovedì. E alla Croce Rossa di Bagno a Ripoli, come nelle altre indispensabili associazioni del territorio, si ricomincia.
di Leonardo Pasquinelli
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