BAGNO A RIPOLI – Una lettera aperta, scritta dalla sezione Anpi di Bagno a Ripoli “Pietro Ferruzzi” (presieduta da Luigi Remaschi), e indirizzata al sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini.
E, per conoscenza, alla dirigenza scolastica dell’Istituto Comprensivo “Antonino Caponnetto”, che comprende la scuola “Francesco Redi” e la relativa palestra (ovviamente comunale).
Il motivo è la concessione dello spazio palestra, nei giorni scorsi, a una associazione sportiva di Brescia che, secondo Anpi, svolge attività sportiva con una “taglio militaresco” che “non andrebbe agevolato da concessioni da parte dell’amministrazione comunale”.
“Apprendiamo dai giornali locali e dalle pagine social dedicate – scrive Anpi – che in data 5 settembre, dalle ore 20 alle ore 21, si è tenuta presso la palestra della scuola media Redi la “Presentazione corso e lezione di Ginnastica Dinamica Militare” – sigla GDM – con cui questa associazione, partita da Brescia, sta svolgendo le sue attività, anche promozionali, in vari luoghi d’Italia”.
“Da interviste rilasciate dagli istruttori – prosegue l’Anpi ripolese – ricaviamo che l’aspetto che più qualifica le attività di questo gruppo (che indossa una divisa che richiama nei colori quelli dell’esercito) è la “modalità di insegnamento”, cioè il modo in cui gli allenatori impartiscono comandi per l’esecuzione degli esercizi”.
Il presidente e istruttore Matteo Sainaghi, riporta Anpi, in una intervista del settembre 2022, non nega che “le prestazioni abbiano aspetti militareschi, perché rispondono a necessità precise”.
“Ordini urlati e disciplina – scrive ancora Anpi – vengono definiti essenziali per dare la necessaria spinta a ciascun partecipante. Abbiamo letto che lo scorso anno a Pisa ci fu un tentativo analogo, al quale però fu risposto picche da numerose associazioni; e anche dal collegio dei docenti della scuola “Fucini”, nei cui locali avrebbe dovuto tenersi questa iniziativa”.
“Il presidente e istruttore della GDM – rilancia Anpi – lo dichiara in risposta alle critiche ricevute a Pisa lo scorso anno. Per loro l’aspetto “gioco” non è contemplato. Non rientra nello spirito con cui svolgono e chiamano a svolgere quella attività che non a caso è definita “Dinamica Militare””.
“Non comprendiamo – prosegue l’associazione nazionale partigiani d’Italia, sezione ripolese – come l’amministrazione comunale di Bagno a Ripoli possa aver deciso di concedere la palestra della scuola media “Redi” ad una iniziativa di questo tipo”.
“Non crediamo – rimarcano – ci sia bisogno di ospitare in edifici pubblici afferenti ad una scuola, iniziative volte a formare ginnasti in divisa che richiama i colori dell’esercito. E che immaginiamo, con piglio cameratesco e ordini urlati, che hanno tutto l’aspetto di tentativi di militarizzazione di giovani e meno giovani, cosa di cui non vediamo assolutamente il bisogno”.
“Come associazione che ha rapporti col Coni – puntualizzano – la GDM può e poteva essere orientata verso altri spazi (privati e non certamente pubblici). In una scuola o in ambienti di essa ci pare debbano essere svolte attività basate su altri input e valori, anche relativamente alla attività sportiva”.
“Siamo per una scuola che non faccia riferimento alcuno ad elementi militareschi – rimarca Anpi – e pensiamo che l’attività sportiva in quanto tale debba invece, anche quando è competizione, far prevalere l’idea del gioco a quella della irreggimentazione e del combattimento”.
“Ci auguriamo – concludono – che l’amministrazione di Bagno a Ripoli in futuro rifletta in modo più appropriato prima di concedere spazi afferenti ad una scuola ad iniziative come quella dello scorso 5 settembre. Come direttivo Anpi di Bagno a Ripoli esprimiamo il nostro profondo disagio e contrarietà rispetto ad iniziative come queste, e rispetto alla decisione di concessione della palestra della scuola media “Redi””.
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