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venerdì 30 Maggio 2025
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    Bagno a Ripoli: abitare insieme contro la solitudine degli anziani. Così rinasce la vecchia scuola di via Tegolaia

    Partita la ristrutturazione dell'edificio nel centro abitato di Grassina. Al posto delle aule, cinque nuovi alloggi per dieci over 65 autosufficienti che potranno convivere

    BAGNO A RIPOLI – Il primo cohousing pubblico per anziani autosufficienti sta per nascere a Bagno a Ripoli. Sorgerà nella vecchia scuola di via Tegolaia a Grassina.

    Al posto delle aule, saranno realizzati cinque nuovi alloggi per over 65, che qui potranno convivere in modo indipendente seguiti da personale qualificato.

    Il progetto ideato dal Comune è stato finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza tramite la Società della salute Fiorentina Sud-Est con quasi un milione di euro.

    Risorse che saranno impiegate per il consolidamento strutturale dell’immobile e la realizzazione del primo lotto di mini-appartamenti in grado di ospitare fino a dieci persone, oltre ai servizi comuni.

    Dopo la consegna del primo lotto dei lavori alla ditta incaricata della ristrutturazione, la Ac Costruzioni Srl di Villa di Briano (Caserta), il 5 maggio scorso, ieri si è svolto il sopralluogo in cantiere del sindaco Francesco Pignotti, accompagnato dall’assessora al sociale Sandra Baragli, dai dirigenti Sheila Cipriani e Neri Magli, dalla responsabile del progetto di fattibilità Antonella Carratù e dal responsabile della ditta, Antonio Conte.  

    “È un progetto sperimentale a cui teniamo tanto – ha spiegato il sindaco – Non esistono molti precedenti di cohousing pubblici per anziani autosufficienti a livello nazionale. Eppure, solo nel nostro Paese si contano oltre 5 milioni di anziani soli. Un dato allarmante per le conseguenze che implica e gli effetti negativi sulla salute fisica e mentale: depressione, demenza e l’insorgere di malattie cardiovascolari”.

    “Nessun anziano dovrebbe essere lasciato a se stesso – ha aggiunto – Con questi alloggi metteremo un primo importante mattoncino per combattere la solitudine e favorire l’invecchiamento attivo della nostra popolazione anziana. È un progetto di civiltà”. 

    La casa per anziani è stata concepita proprio per favorire un’ampia partecipazione sia alla vita sociale all’interno del cohousing sia all’esterno, nel vicinato e nel centro abitato dotato di molti servizi.

    I futuri inquilini potranno avere privacy e autonomia, condividendo spazi comuni e usufruendo al tempo stesso del supporto e dell’assistenza offerti internamente alla stessa struttura.

    “Il progetto di via Tegolaia – dichiara  l’assessora al sociale Baragli – deve essere solo il punto di partenza. La rete di assistenza agli anziani soli, anche se ancora autosufficienti, in una società che invecchia sempre di più, dovrà essere una priorità nelle agende di chi amministra i territori”.

    “Nella casa – conclude Baragli – saranno presenti operatori che all’occorrenza potranno aiutare gli ospiti nella gestione della vita quotidiana: dalla preparazione dei pasti all’uso degli strumenti tecnologici, dagli spostamenti ai lavoretti domestici”.

    Ogni mini-alloggio, circa 31 mq, sarà dotato di camera, angolo cottura e bagno e sarà destinato a una coppia di inquilini. Proprio perché la vita sociale e di relazione, secondo lo spirito del progetto, deve svolgersi al di fuori del singolo alloggio, vi saranno ampi spazi di servizi comuni e di relazione, anche autogestiti: sala tv,  animazione, intrattenimento, attività motoria, mensa, e poi lavanderia e cucina comuni.

    Il cohousing è inserito all’interno di un’area verde di circa 1500 metri quadrati, a disposizione degli ospiti per la realizzazione di orti e attività di giardinaggio. Gli inquilini saranno persone indicate dai Servizi sociali del Comune tra gli anziani soli già presi in carico. 

    Il primo lotto dei lavori interesserà il primo piano dell’edificio. Una volta ristrutturato interamente, l’immobile potrà contare otto alloggi.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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