BAGNO A RIPOLI – “Durante l’ultimo consiglio comunale abbiamo fatto una proposta, che partiva dal pacchetto di agevolazioni fiscali, i cosidetti “ecoincentivi” statali, per migliorare l’efficienza energetica e sismica degli edifici. Attraverso queste misure si può raggiungere un duplice beneficio: vengono alleggeriti i costi di ristrutturazione, adeguamento energetico e sismico per i proprietari di abitazioni. E, al tempo stesso, viene favorita la ripartenza del settore dell’edilizia e di quelle imprese, che si orientano verso un futuro compatibile con l’ambiente”.
A parlare è Sonia Redini, capogruppo in consiglio comunale di Cittadinanza Attiva, che dell’attenzione all’ambiente ha da sempre fatto un cardine del proprio programma politico.
“Il Comune di Firenze – ricorda – in collaborazione con Legambiente e con la partnership di Cna e Confartigianato, ha colto questa occasione per offrire un servizio ai cittadini: ad inizio novembre ha aperto uno sportello di informazione e orientamento sulle varie opportunità di incentivi, che sta avendo molto successo, perché l’interesse dei cittadini è alto e non è facile orientarsi fra normativa ed adempimenti”.
“E il nostro Comune che fa? – domanda venendo a Bagno a Ripoli -Ha interesse a farsi portavoce di queste misure? Perciò, abbiamo chiesto se abbia pensato di convenzionarsi con lo sportello di Firenze, in modo che quel servizio possa essere fruito anche dai cittadini di Bagno a Ripoli, in un’ottica metropolitana. Così anche noi potremmo ricevere un importante servizio, senza andare incontro a costi aggiuntivi per l’amministrazione.
La risposta dell’assessore, Enrico Minelli, dice Redini che “è stata piuttosto evasiva”.
Ha detto, riporta Redini, che “sono aperti nel portare avanti l’iniziativa, ma senza chiarire come. Probabilmente si cercherà la collaborazione con eventuali sportelli, organizzati dalla Città Metropolitana”.
“Torneremo perciò a verificare come diventerà concreta questa volontà – incalza – noi possiamo dare un impulso, ma è compito di sindaco e giunta passare alla fase esecutiva. Perché in gioco c’è molto di più del credito d’imposta! Se abbiamo edifici che sprecano meno energia e calore, che si dotano di fonti energetiche rinnovabili e sono anche più sicuri sismicamente, non ci sono benefici solo per i privati, ma per tutti: con il miglioramento dei sistemi di riscaldamento si riducono le emissioni di polveri sottili e CO2”.
“E molto di più – dice ancora la consigliera comunale di opposizione – è la dimostrazione che il settore dell’edilizia può essere incentivato, senza consumare nuovo suolo, con la riconversione del già costruito. Questo è il significato di “sviluppo sostenibile”. Ed è qui che si misura quanto il nostro comune sia green!”.
“Lo abbiamo sempre chiesto – conclude – quale tipo di sviluppo vogliamo per Bagno a Ripoli? Si può partire dalla considerazione che non esiste una sola via di sviluppo, quella delle nuove costruzioni? Così come neppure che l’alternativa sia fare del nostro territorio un museo? Abbiamo un’altra angolatura per rifletterci e fare delle scelte politiche, coraggiose, in una direzione virtuosa. Mettere luci a led non basta…”.
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