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lunedì 29 Aprile 2024
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    Bagno a Ripoli, il sindaco Casini saluta dal Viola Park: “Un dormitorio dorato è diventato un punto di riferimento”

    Serata con oltre 500 persone arrivate nel luogo simbolo dei dieci anni di amministrazione Casini, per il bilancio di fine mandato in "grande stile": ecco come è andata

    BANGO A RIPOLI – C’è chi è venuto perché vuol partecipare alla chiusura di dieci anni che, in modo oggettivo, hanno cambiato (e stanno cambiando) il volto di Bagno a Ripoli.

    C’è chi si è iscritto alla serata organizzata dal Comune, il bilancio di fine mandato con sindaco e giunta, al Viola Park, semplicemente perché “io qui non c’ero mai entrato, volevo vedere com’è”.

    Martedì 9 aprile. Si chiude il cerchio dei dieci anni di amministrazione di Francesco Casini come sindaco di Bagno a Ripoli. In quel Viola Park che, inevitabilmente, ne è il segno più evidente. Sia per chi lo vede in positivo, sia per chi lo vede in negativo. 

    Simboli. Appunto. Di una amministrazione che, per bocca dello stesso Casini, avrebbe voluto fosse ancora più… fast, fast, fast (per dirla alla Rocco Commisso). 

    Se c’è un rimpianto infatti, dice rispondendo alle domande di Eva Edili, è quello di aver dovuto fare i conti “con una burocrazia che è il vero ostacolo alla pubblica amministrazione, bisogna lottare per velocizzare”.

    Si inizia un po’ in ritardo. Tante le mani da stringere per il sindaco, tante le persone da salutare: in una sala nella quale, alla fine, si conteranno oltre 500 persone.

    In una serata che, lo si dice scoprendo l’acqua calda, per il sindaco uscente è passato ma, soprattutto, futuro.

    Anche se lui, alla domanda su cosa farà da giugno in poi, risponde così: “Per due mesi sono ancora sindaco. Per il futuro spero di mettere a disposizione della collettività il mio percorso di dieci anni da sindaco e dei dieci precedenti da consigliere e assessore. Se poi non sarà possibile, come dice il mio babbo, abbiamo quattro ettari di terreno da lavorare, farò il contadino…”.

    Dice quello che ha sempre detto, ovvero che “fare il sindaco del luogo in cui si è nati è il mestiere più bello del mondo. Terzo mandato? Certo che l’avrei fatto, ma va bene così. Con la pubblica amministrazione se coinvolgi le persone puoi cambiare davvero le cose: è quello il bello”. 

    C’è tutta la giunta attuale al completo (più Annalisa Massari Fantozzi di quella precedente, Ilaria Belli non ha potuto essere presente): compresi i due assessori che si candideranno a sindaco l’8 e 9 giugno, Francesco Pignotti (Pd-centrosinistra) e Francesca Cellini (lista civica Bagno a Ripoli Futura, fuor di microfono… molto convinta e – a dir poco – motivata).

    Una serata preceduta anche dalle polemiche: per la scelta del luogo (non istituzionale) e per la spesa. Poco meno di 20mila euro di soldi pubblici in tutto (il Viola Park è stato dato gratuitamente da ACF Fiorentina).

    La giunta sfila all’inizio, rapidamente, come una sorta di antipasto dovuto prima del… piatto forte.

    Parte il video sui dieci anni, puntato su scuole, parchi, attrazione di investitori, lavoro, opere pubbliche fatte e in fase di realizzazione, gestione delle grandi opere, associazionismo, sport.

    Poi l’intervista di Eva Edili a un sindaco che non fa alcun accenno al percorso politico, passato (con la clamorosa fuoriuscita dal Pd e l’adesione a Italia Viva, ma non è questa la serata per digressioni del genere…) e, come detto, al futuro. 

    Abbiamo cercato di trasformare Bagno a Ripoli da quello che era – dice alla fine – ovvero un dormitorio dorato, a quello che è diventato. Ovvero un luogo in cui molti vogliono venire a vivere e lavorare, punto di riferimento in tutta l’area metropolitana”. 

    Casini ricorda in due passaggi Joe Barone, “un amico e una persona che mi ha insegnato tanto, in particolare a prefiggersi gli obiettivi e raggiungerli”.

    “Penso che Bagno a Ripoli – dice – sia cresciuta anche nel suo ruolo, nell’orgoglio dei suoi cittadini. Che adesso dicono… io vivo a Bagno a Ripoli. Tante aziende hanno fatto a gara per venire qua, a svilupparsi nella sostenibilità. Mi fa piacere che Bagno a Ripoli abbia acquisito questa identità”.

    Parla della lettera della mamma di un ragazzo disabile che ringrazia “per le possibilità di vita adulta e indipendente”.

    Della sfilata alla Fendi Factory nella nuova sede nell’area della ex Fornace Brunelleschi, “lì dove c’erano furti, inquinamento e rave party abusivi, è arrivata l’alta moda. E quella sera c’erano cento nuovi assunti”.

    “Con umiltà – aggiunge Casini – mi sento di aver dato a Bagno a Ripoli centralità a livello metropolitano: è diventato un punto di riferimento, e non solo per il Viola Park. Con un lavoro di creazione di insediamenti di qualità, attenzione al mondo della scuola, la gestione di infrastrutture complessissime, che ci siamo trovati a dover affrontare”.

    “Un luogo di alta qualità della vita – conclude – che dà opportunità. Ho iniziato con una bicicletta nel comitato elettorale e in ufficio, e un mantra: c’è da pedalare. E per dieci anni è stato questo, pedalare con voglia di fare. Dieci anni bellissimi, per un percorso che si chiude con l’orgoglio di averlo fatto”.

    Sipario. Ci sono mani da stringere, persone da salutare. C’è la cantante Dolcenera, c’è Zia Caterina con il suo cappello a fiori. Tanti dipendenti comunali. Rappresentanti delle banche, imprenditori, commercianti, cittadini comuni. 

    Dal Viola Park, insomma, si chiude (e si rilancia) l'”american dream” di Francesco Casini. Chissà dove lo porterà… .

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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