spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
giovedì 25 Aprile 2024
spot_img
spot_img
Altre aree
    spot_img

    Bruno Borghi, in biblioteca comunale a Bagno a Ripoli la storia del prete operaio

    Venerdì 4 novembre alle 17 presentazione del libro dedicato al parroco in prima linea per i diritti dei lavoratori: firmato da Beniamino Deidda

    BAGNO A RIPOLI – Si svolgerà venerdì 4 novembre alle 17 presso lo SpazioPiù “Giovanni Cherubini” in biblioteca comunale di Bagno a Ripoli la presentazione del libro “Basta un uomo – Bruno Borghi, una vita senza padroni” (Edizioni Piagge, 2021, prefazione di Tomaso Montanari) scritto dall’ex magistrato fiorentino Beniamino Deidda.

    Il testo ripercorre la storia e la vita del prete operaio, da sempre in prima linea per rivendicare i diritti dei lavoratori, ma anche impegnato in battaglie per i diritti dei disabili e volontario nelle carceri.

    Nato nel 1921 all’Impruneta, Borghi, antifascista fin da giovanissimo, sposa ben presto la causa degli ultimi.

    Entra in seminario a sedici anni e nel 1950 diventa primo operaio prete alla Pignone di Firenze, in prima linea nelle lotte per migliorare le condizioni degli operai e ispiratore di una chiesa moderna e anticonformista.

    Il libro si divide in sei capitoli: la chiesa, il lavoro, il rapporto con la giustizia, i viaggi in Nicaragua durante la rivoluzione sandinista, l’impegno con i disabili e il volontariato nelle carceri.

    Saranno presenti all’incontro l’autore Beniamino Deidda, Eleonora François, assessore alle politiche culturali e biblioteca, don Alessandro Santoro, parroco della comunità delle Piagge e don Fabio Masi, parroco di Santo Stefano a Paterno.

    La cittadinanza è invitata a partecipare. Info: 055645879 – 055645881 – biblioteca@comune.bagno-a-ripoli.fi.it.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

    Sostieni il Gazzettino del Chianti

    Il Gazzettino del Chianti e delle Colline Fiorentine è un giornale libero, indipendente, che da sempre ha puntato sul forte legame con i lettori e il territorio. Un giornale fruibile gratuitamente, ogni giorno. Ma fare libera informazione ha un costo, difficilmente sostenibile esclusivamente grazie alla pubblicità, che in questi anni ha comunque garantito (grazie a un incessante lavoro quotidiano) la gratuità del giornale.

    Adesso pensiamo che possiamo fare un altro passo, assieme: se apprezzate Il Gazzettino del Chianti, se volete dare un contributo a mantenerne e accentuarne l’indipendenza, potete farlo qui. Ognuno di noi, e di voi, può fare la differenza. Perché pensiamo che Il Gazzettino del Chianti sia un piccolo-grande patrimonio di tutti.

    Leggi anche...