PONTE A EMA-PONTE A NICCHERI (BAGNO A RIPOLI) – Primo giorno (lunedì 11 settembre) di viabilità modificata lungo la via Chiantigiana tra l’abitato di Ponte a Niccheri e Ponte a Ema.
La tanto attesa bretella collegata a via Aldo Moro a Ponte a Ema, nata per bypassare il tratto di Chiantigiana proprio a Ponte a Niccheri dove si trova il sottopasso chiuso a causa dei lavori per la realizzazione della terza corsia dell’autostrada, ha permesso lunedì 11 settembre di far defluire tutto il traffico sia in arrivo che in direzione Firenze.
E il traffico durante la giornata è andato sempre più ad aumentare, così sono comparse le prime code. Si parla di nove mesi di apertura, tempo stimato per il termine dei lavori in questo tratto di autostrada.
In questo primo giorno la prova tanto attesa ha creato già i primi intoppi, prevedibili e temuti ma non eccessivi. Nelle prime ore della mattina veniva sorvegliato da varie pattuglie della polizia municipale dislocate in più postazioni fra ponte a Niccheri e Ponte a Ema, successivamente anche dagli addetti ai lavori della Società Sutostrade stessa.
In uscita dall’abitato di Grassina, percorso ogni giorno da un traffico intenso non solo di grassinesi, ci sono stati dei rallentamenti dovuti a queste novità nella viabilità ed aggravati anche dal fatto che su via Campigliano, unica altra via di uscita verso Firenze, è ancora presente il senso unico alternato.
Poi nel pomeriggio, quando ormai i nuovi impianti semaforici posizionati all’uscita di via Aldo Moro e su via Chiantigiana a Ponte a Niccheri avevano preso a funzionare, il tempo di attesa degli automobilisti in transito si è allungato.
Nell’ora di punta del tardo pomeriggio, rientro lavorativo, il traffico intenso è si è trovato prevalentemente lungo il tratto di strada della Statale Regionale 222 dall’uscita del casello autostradale Firenze Sud fino ad arrivare alla bretella.
Sul viale alberato che precede l’ingresso dell’abitato di Grassina non si sono verificate code importanti come invece storicamente se ne ricordano in altri periodi o per altre motivazioni, piuttosto qualche rallentamento ma con il traffico sempre abbastanza scorrevole.
Adesso resta l’incertezza su quando le scuole riapriranno.
di Silvia Rabatti
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