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giovedì 3 Luglio 2025
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    Il dottor Marco Prisco e l’angiologia: “Vi racconto l’idraulica del nostro corpo”

    Le patologie dei vasi sanguigni e linfatici spiegate con semplicità e chiarezza dallo specialista "in forza" al CMT

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – “L’angiologia tratta l’idraulica del corpo”: il dottor Marco Prisco specialista in angiologia al CMT (Centro Medico Toscano) di Grassina  zona artigianale di Campigliano, presenta così  quella parte della medicina che si occupa  delle varie patologie dei vasi sanguigni e di quelli linfatici. 

    “E’ il parallelo del sistema idraulico di casa – rimarca – con i tubi che invece riguardano il nostro corpo e principalmente le arterie, le vene, oltre alla circolazione linfatica”.

    Laureato a Siena e poi all’università Cattolica per il conseguimento della specialistica in angiologia, insieme parliamo di quali sono le problematiche dei pazienti che si rivolgono a lui e quali esami è possibile fare qui al CMT..

    “Le problematiche sono differenti in base al distretto di cui si va a parlare – riprende – Quelle arteriose sono patologie prettamente occlusive: le arterie a causa di turbolenze, fattori di stress tra cui soprattutto la pressione (non solo quella elevata ma gli sbalzi pressori), il colesterolo, il fumo e le patologie croniche come il diabete,  possono subire un restringimento che comporta conseguentemente una diminuzione dell’afflusso del sangue principalmente al cervello, famoso ictus, ma anche agli arti inferiori”.

    “Nonché le patologie che riguardano l’aorta addominale – dice ancora il dottor Prisco – che è l’arteria più importante del corpo, e che può andare incontro al problema opposto cioè dilatarsi troppo. In questi casi si parla di aneurisma. La diagnostica di primo livello è l’ecografia, che si fa nel sospetto di determinate patologie o in misura preventiva se ci sono quei fattori di rischio di cui si parlava prima, o dopo un certa età. In ambito angiologico specialistico si chiama ecocolordoppler, perché permette la visualizzazione dei vasi e del flusso del sangue all’interno dei vasi, valutandone la pulsazione se è sincrona e consona a quella del cuore”.

    “Le patologie venose invece sono di due tipi – prosegue nella sua spiegazione – occlusive, come la trombosi che può essere profonda e generare embolia polmonare o superficiale, quella che un tempo veniva chiamata flebite, che può interessare giovani che hanno subito microtraumatismi, strappi muscolari oppure che soffrono dell’altra patologia, l’insufficienza venosa cronica. L’insufficienza venosa è uno sfaldamento dell’architettura di questi tubi che sono stanchi di portare via il sangue, controcorrente e contro gravità”. 

    “Succede così – dice ancora – che o si liberano delle parti del sangue che non servono, cioè dell’acqua generando così gonfiori alle caviglie piuttosto che al polpaccio, o trovano delle valvole di sfogo facendosi aiutare da altre piccole vene, che però risultano essere più gonfie fino a diventare quelle che conosciamo come varici e che sfioccano sotto la superfice cutanea creando i capillari, che tanto non piacciono. Questa è la grande famiglia delle patologie delle arterie e delle vene, alle quali si può avere accesso con una diagnostica di primo livello. Ed è quello che facciamo qui al CMT con l’utilizzo di strumentazioni di alto livello”.

    Per i pazienti è molto importante trovare un medico che sappia loro consigliarli e assisterli con professionalità: “Offriamo un servizio specialistico di visita preliminare, una indicazione per indirizzarsi verso un tipo di diagnostica finalizzata e non aspecifica. Qui al nostro centro accedono tre tipi di persone: quelle che sono malate e necessitano di controlli, quelle che sono inviate dal medico curante a scopo preventivo e quelle che si informano su internet e vogliono essere rassicurate di avere o non avere una certa patologia”. 

    “Una maggiore attenzione da parte delle persone e una maggiore offerta – conclude – con la possibilità di fare esami e visite di livello elevato nell’arco di pochi giorni con professionalità adeguata ad un costo equo, determina anche una diminuzione della spesa pubblica. Prevenzione quindi, mirata e non a-specifica”. 

    (CONTENUTO SPONSORIZZATO)

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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