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lunedì 2 Ottobre 2023
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    Celebrata la struttura ripolese arrivata al mezzo secolo; affrontati tanti temi per il futuro di queste realtà

    BAGNO A RIPOLI – L'occasione per rendere il giusto omaggio a una struttura, Villa Jole, che si dedica da 50 anni all'assistenza alle persone più anziane e deboli. Ma anche per riflettere sul ruolo e sul futuro delle Rsa.

     

    In tanti coloro che hanno partecipato, sabato 7 febbraio al Bigallo, al convegno sul tema “La Residenza Sanitaria Assistenziale del futuro: tra innovazione e territorio”, coordinato da Chiara Bartolini, psicologa del lavoro e consulente del settore.

     

    A introdurre la mattinata Niccolò Sborgi, amministratore delegato di Villa Jole e nipote di Jole, la fondatrice.

     

    Che ha ripercorso, aiutato da un pregevole video clip prodotto da Nicola Melloni, la storia dei 50 anni di attività; mettendo in evidenza la tenacia e il sacrificio della nonna e i progetti già realizzati, in particolare negli ultimi 15 anni, con il Comune di Bagno a Ripoli e le realtà del territorio (Asl, associazioni, scuole).

     

    Alfredo Esposito, presidente del Quartiere 3 di Firenze, ha chiesto a Regione e Asl "di tener conto degli scarsi servizi nel quartiere sul fronte sociale, sanitario e riabilitativo".

     

    Il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini ha riconfermato "l'impegno del Comune a sviluppare la rete dei servizi socio-sanitari con la Rsa come presidio territoriale diffuso per garantire sempre maggiori prestazioni ad utenti e famiglie".

     

    Manlio Matera, presidente AIMA di Firenze, ha sottolineato "il ruolo dell'associazione nel contributo che può dare alla qualità delle relazioni utente-caregiver, competenze da sviluppare per il sostegno psicologico e l'eticità del lavoro".

     

    Giancarlo Girolami, presidente ARAT (Associazione Residenze per Anziani della Toscana), ha posto l'attenzione su tematiche di carattere prettamente politico come "la non ancora realizzata libera scelta delle prestazioni da parte delle famiglie in buona parte della Toscana, soprattutto al di fuori dell'area fiorentina. E la conseguente non parità tra gestori pubblici e privati come invece prevede ormai da anni la normativa regionale".

     

    Inoltre ha rivendicato "la necessità di rendere più flessibili i servizi erogabili, di non applicare i parametri del personale sui posti letto autorizzati ma sull'effettivo numero degli ospiti presenti in struttura, di introdurre una misurazione della qualità dei servizi che superi una visione soltanto quantitativa e di garantire controlli omogenei su tutto il territorio regionale".

     

    Poi è toccato a Emanuele Gori, direttore sanitario della Asl 10 di Firenze, che partendo da dati concreti, ha posto l'esigenza che "le Rsa entrino a far parte del percorso delle cure intermedie e delle dimissioni ospedaliere in maniera più strutturata pur rispettando criteri da stabilire anche per la sostenibilità del sistema sanitario".

     

    A livello strettamente locale Michele Cotugno, presidente della Fratellanza Popolare di Grassina, è intervenuto anche per conto delle altre associazioni di volontariato del Comune di Bagno a Ripoli (Croce Rossa, Misericordia di Antella, Croce d'Oro di Ponte a Ema) mettendo i evidenza la tipologia e la quantità di servizi offerti; sottolineando "lo sforzo quotidiano dei soci nel garantire un supporto di qualità all'intervento territoriale".

     

    Presente anche Stefania Saccardi, vicepresidente della Regione Toscana, nel concludere la ricca mattinata di lavoro, ha ribadito con forza "l'urgenza di potenziare i servizi sociali territoriali, sia in termini economici che di ruolo, per dare risposte più appropriate anche nel settore sanitario sviluppando come prevede il Piano Sanitario e Sociale integrato regionale".

     

    "Costruire una rete innovativa di servizi territoriali – ha detto – per un welfare moderno e riorganizzato che offra servizi e non “elemosine” economiche. Eliminando sprechi e duplicazioni. In questa direzione vanno le ultime decisioni regionali: progetto BIA (Bassa Intensità Assistenziale) per le Rsa, il bando sul “Pronto badante” da sperimentare nell'area fiorentina, Assistenza domiciliare da riorganizzare integrando i servizi della Asl, dei Comuni e del volontariato".

     

    Saccardi che si è impegnata, entro l'imminente fine della legislatura, a definire un protocollo tra Regione e Rsa che affronti i seguenti aspetti: voucher, portale a cui attingere per la libera scelta, revisione dell'accreditamento e degli standard (a cui sta lavorando il Laboratorio MeS – Laboratorio Management e Sanità), elaborare calcoli del personale su basi trimestrali.

     

    Molto soddisfatto l'amministratore delegato di Villa Jole Niccolò Sborgi: “Contentissimo per la riuscita di questa prima iniziativa nell'ambito dei 50 anni di Villa Jole, per l'attenzione che ho riscontrato, per le presenze qualificate, per la ricchezza dei contenuti emersi. Che ci auguriamo diventino realtà per tutta la Toscana e perchè ci danno la spinta per andare avanti sul piano dell'innovazione continua!”.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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