BAGNO A RIPOLI – Il Comune di Bagno a Ripoli non ci sta a passare per quello che se ne "frega" delle proteste dei cittadini grassinesi, che in poco meno di due settimane hanno visto per due volte il torrente Grassina tingersi di nero.
"Abbiamo messo in atto tutto quel che dovevamo e potevamo – dice l'assessore all'ambiente Francesco Casini – fin da subito la prima segnalazione del 18 novembre. La polizia municipale ha fato i rilievi, l'ufficio ambiente ha attivato l'Arpat".
Che è risalita… alla fonte: "E' già intervenuta – prosegue l'assessore – nei confronti del responsabile, un frantoio nel comune di Impruneta che ha sversato liquidi della lavorazione delle olive. E li ha diffidati, durante il primo sopralluogo del 18 novembre, a procedere in questo modo e adeguarsi alle normative per la depurazione dei propri scarichi".
Dopo l'ulteriore Grassina… in nero di ieri, "abbiamo ricontatto Arpat – sottolinea Casini – e segnalato la cosa anche al Comune di Impruneta, che ha la competenza territoriale sulla questione".
"A questo punto – conclude Casini – accertato che il responsabile è un frantoio che opera su un altro comune, possiamo fare solo questo: segnalare e fare pressione perché la cosa sia risolta. Ovviamente non va per niente bene questa situazione, che deve risolversi il prima possibile".
di Matteo Pucci
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