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giovedì 18 Aprile 2024
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    Francesca Del Gobbo non ce l’ha fatta: muore a 43 anni una donna coraggiosa. Il ricordo della sorella

    "Ogni persona che in questi tre anni ci ha accompagnato in questa battaglia ha fatto sì che ogni giorno valesse la pena di essere vissuto"

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Francesca Del Gobbo non ce l’ha fatta.

    Dopo aver combattuto per anni contro una feroce malattia, in questo torrido agosto la sua giovane vita si è interrotta. Spezzata ingiustamente a soli 43 anni.

    L’intera comunità di Grassina e i tantissimi amici la piangono, stringendosi intorno alla famiglia Del Gobbo senza riuscire a trovare parole che possano lenire un dolore così grande.

    Paola, la sorella, con grande energia le è stata vicina da sempre. E oggi è proprio lei a raccontarci il suo calvario, ma anche la sua grande forza d’animo. E, soprattutto, l’amore che è derivato da questa tragedia.

    “Dopo 3 anni di lotte continue, di flebili speranze e di brutti risvegli, la morte mette tutto a tacere” inizia Paola.

    “Cerchi di dire a te stesso che ha smesso di soffrire – prosegue – ma alla fine non riesci a fartene una ragione”.

    “Voglio ricordare mia sorella prima della malattia – dice ancora Paola – Una donna alle prese con un lavoro nuovo, una nuova città, una nuova sfida. Una figlia amata e incoraggiata sempre nelle scelte fatte”.

    “Una zia premurosa per i miei figli – aggiunge – che amava alla follia. Un’amica divertente, amante dei concerti rock. Una lettrice compulsiva. Una fotografa piena di talento. Amante del buon vino e del buon cibo”.

    “La malattia le ha impedito tante cose – ricorda ancora – ma non le ha mai tolto quelle più importanti. I genitori che l’hanno accudita come se fosse ancora la loro piccola bambina. Gli amici che hanno trasferito le cene dal ristorante a casa dei miei. I concerti all’aperto sono diventati canzoni ascoltate al computer con suo nipote più piccolo”.

    “Le serate fuori – i ricordi fluiscono – si sono trasformate in lunghe e accese partite a burraco. La colazione al bar veniva portata a casa ogni domenica dallo stesso amico di una vita. Ogni persona che in questi tre anni ci ha accompagnato in questa battaglia ha fatto sì che ogni giorno valesse la pena di essere vissuto”.

    “Sapete cosa faceva dal giorno della scoperta della malattia? – ci dice ancora – Ogni primo luglio con gli amici faceva la cena del tumore, andavano alla festa del Mugello. Tavolata, vino, cibo e pagava lei per tutti”.

    “Quel tatuaggio sul braccio – dice Paola – #accettomiracoli, come la canzone di Tiziano Ferro, era diventato il suo grido di battaglia. Una battaglia che abbiamo combattuto in tanti, guidati da lei perché la battaglia più grande alla fine è stata la sua”.

    “Spero che dopo il dolore – conclude – ognuno di noi possa ricordare i momenti belli e ringraziare di aver fatto un po’ di strada insieme”.

    Francesca è esposta alle cappelle del cimitero dell’Antella da oggi. Il funerale sarà celebrato venerdì 12 agosto alle 10, a San Martino a Strada, a Grassina.

    La famiglia fa sapere che preferiscono offerte di beneficenza ai fiori.

    SantAgostino

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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