BAGNO A RIPOLI – L'amministrazione comunale presenta le iniziative di Bagno a Ripoli in occasione della Giornata della Memoria dello sterminio del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani.
L'Isis Gobetti-Volta, in collaborazione con il Comune di Bagno a Ripoli e con la presenza di Giovanni Cipani e del Rabbino Ely Lerner, parteciperà con un'iniziativa curata da due docenti di Lettere, le professoresse Fiorenzani e Maurini, coinvolgendo due classi dell'Istituto, la VF liceo scientifico e la VB liceo linguistico.
Nel giardino della scuola sotto un suggestivo salice piangente, davanti al monumento dedicato alla Shoah (nella foto), opera di Giovanni Cipani, si attuerà un'azione scenica accompagnata da musica e canto con note e parole della canzone "Auschwitz" di Francesco Guccini.
I due gruppi di ragazzi daranno vita a personaggi di deportati muovendosi accompagnati da un violino, due chitarre, uno strumento a percussione e otto voci.
In un secondo momento, la manifestazione continuerà nell'Aula Perini dell'Istituto, con la lettura da parte dei ragazzi di brani significativi legati alla Shoah e si concluderà con la poesia di Primo Levi "Se questo è un uomo", concertata a più voci.
"Anche quest'anno commemoreremo la tragedia dell'Olocausto tra i più giovani, nelle scuole, nel "nostro" istituto superiore Gobetti-Volta – hanno dichiarato il sindaco Francesco Casini e l'assessore alla pubblica istruzione Annalisa Massari, che saranno presenti – La cerimonia avverrà infatti presso la scultura "Non dimenticare", dedicata a Petr Eisler, realizzata da Giovanni Cipani, presidente dell'Associazione "Do not forget", collocato presso la scuola dal 2008".
"Ogni volta – hanno sottolineano – è un rinnovarsi della consapevolezza e della capacità di ricordare, per noi adulti e per i ragazzi che, grazie all'iniziativa dei loro insegnanti combinata con la disponibilità dell'associazione, ci propongono una performance significativa che arricchirà la cerimonia e, a seguire, un dibattito con Rabbi Lerner".
"È importante questa memoria – hanno concluso – l'indifferenza che rese possibile lo sterminio degli ebrei è purtroppo un rischio potenzialmente ancora presente. Il coinvolgimento e la coscienza dei più giovani sono lo strumento principale per debellarlo".
di Redazione
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