BAGNO A RIPOLI – “10 febbraio, il giorno del “non ricordo”. Con sgomento e rammarico constatiamo che l’amministrazione comunale di Bagno a Ripoli il 10 febbraio ha scelto di non celebrare in alcun modo la Giornata del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata, come invece previsto dalla Legge 92 del 30 marzo 2004″.
A dirlo sono i tre consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Michele Barbarossa, Fabio Venturi e Serena Giannini.
“Non un evento – aggiungono – non una parola, non una partecipazione spontanea alle numerose iniziative tenutesi anche nei territori adiacenti: nella sola Firenze vi sono state ben tre iniziative pubbliche”.
“Il Comune di Bagno a Ripoli – incalzano – aveva il dovere istituzionale e morale di celebrare e ricordare questa giornata con le adeguate iniziative di commemorazione e di sensibilizzazione della cittadinanza, come previsto dalla legge, come hanno peraltro fatto la maggior parte dei comuni toscani e delle istituzioni regionali e civili (università e scuole)”.
“La sua mancata adesione – accusano – è un’offesa alla memoria delle vittime e ai valori di giustizia e dignità nazionale. E il silenzio delle istituzioni cittadine pesa come un macigno su una ferita della nostra storia nazionale che ancora chiede verità e giustizia”.
“La violenza titina colpì indiscriminatamente e a guerra finita – sottolineano Barbarossa, Venturi e Giannini – Le vittime furono fascisti, antifascisti, funzionari pubblici, sacerdoti, donne e bambini, colpevoli soltanto di essere italiani. Non è un evento ed una ricorrenza di colore politico o di schieramento, ma un doveroso e doloroso ricordo verso coloro che furono uccisi nel modo più orribile possibile con la sola colpa di essere italiani”.
“Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – ricordano ancora – in occasione delle onoranze per il 10 febbraio, ha sottolineato l’importanza di onorare le vittime e promuovere la pace, affermando: Onorare le vittime e promuovere la pace, il progresso, la collaborazione, l’integrazione, aiuta a impedire il ripetersi di tragici errori, causati da disumane ideologie e da esasperati nazionalismi“.
“Ci è odioso pensare – rimarcano – anche lontanamente, che tale dimenticanza da parte dell’amministrazione di Bagno a Ripoli, fosse invece voluta”.
“Per fugare qualsiasi dubbio in merito – concludono – invitiamo dunque il sindaco Francesco Pignotti e tutta la sua giunta a chiarire pubblicamente le ragioni di questa grave omissione ed a prendere impegno affinché il Giorno del Ricordo venga adeguatamente celebrato negli anni a venire in un luogo del comune, appositamente individuato e dedicato per svolgere le celebrazioni di questa giornata”.

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