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venerdì 17 Gennaio 2025
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    Il paziente Testimone di Geova: consenso, trasfusioni e medici. Se n’è parlato a Ponte a Niccheri

    Un convegno all'ospedale Santa Maria Annunziata nel nome dell'inclusione. Coinvolti i sanitari di tutta la rete ospedaliera

    PONTE A NICCHERI (BAGNO A RIPOLI) – Continua l’apertura del Santa Maria Annunziata al territorio.

    Dopo diversi appuntamenti di presentazione delle attività e innovazioni sui servizi, ieri pomeriggio l’ospedale ha aperto le porte ad un’iniziativa volta ai professionisti sanitari di tutta la rete ospedaliera per far conoscere una realtà presente in tutti i presidi ospedalieri a livello nazionale: la comunità dei Testimoni di Geova.

    Il seminario si è proposto di portare l’attenzione su un tema sempre di attualità, ma che viene spesso alla luce solo in momenti di urgenza.

    Si è voluto infatti rendere edotti i vari partecipanti sulla realtà dei Testimoni di Geova e il loro approccio all’evento possibile di una emotrasfusione (programmata, programmabile e in emergenza- urgenza) e la responsabilità dei medici coinvolti nella gestione del caso clinico.

    Il convegno è stato aperto dalla dottoressa Elettra Pellegrino, direttore sanitario del Presidio, alla presenza di diversi attori, fra i quali i rappresentanti dell’associazione dei Testimoni di Geova.

    L’obiettivo è stato quello di far luce sulle peculiarità che possono emergere nei vari trattamenti sanitari che i professionisti della salute, medici, infermieri, operatori sanitari e tutto il personale, mettono a disposizione della comunità, nell’ottica della salvaguardia della propria professionalità.

    L’approccio è multidisciplinare e il tutto si snoda sul tema centrale della trasfusione di emocomponenti.

    Interventi di Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici, con un focus centrato sul consenso informato e il codice deontologico che regola la buona pratica clinica.

    Per la parte sanitaria Gabriele Gori, medico anestesista all’ospedale Santa Maria Annunziata, sul tema delle Disposizioni Anticipate di Trattamento (legge 219/2017); e Franco Vocioni, Direttore del Dipartimento di Medicina di Laboratorio, a proposito delle tecniche e delle varie alternative alla trasfusione.

    Una prima parte integrata da un’altra sezione sugli aspetti legati al rischio clinico, per tutelare i professionisti sanitari e garantire qualità di cure al paziente Testimone di Geova.

    Con l’intervento di Francesco Venneri, Clinical Risk Manager Aziendale; successivamente si sono ampliati gli aspetti medico- legali con l’intervento di Raffaella Giannini, direttore SOC Medicina Legale Ospedaliera e di Gestione dei Conflitti Aziendali, che ha trattato di aspetti tecnici e pratici delle richieste di risarcimento danni e la presentazione di casi clinici.

    Chiusura con l’avvocato Paolo Pisani, membro del Comitato delle Pari opportunità degli avvocati di Firenze e avvocato fiduciario dell’Azienda Usl Toscana centro, che ha richiamato gli aspetti legali, responsabilità civile e penale, sempre ovviamente nell’ottica della tutele di entrambe le parti.

    L’evento è stato ideato nell’ottica di inclusione e collaborazione con le realtà che per varie esigenze e a vario titolo, si interfacciano con il mondo sanitario.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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