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sabato 31 Maggio 2025
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    La grassinese Tania Borrani eletta presidente di Fenagi Confesercenti Firenze

    L’assemblea della Federazione che rappresenta il settore dei giornalai ha eletto la nuova presidenza provinciale

    GRASSINA (BAGNO A RIPOLI) – Prosegue con l’assemblea della Fenagi la fase elettiva 2025 di Confesercenti Firenze per il rinnovo delle categorie di rappresentanza del sistema-Confesercenti.

    Fenagi è la federazione che rappresenta il settore dei giornalai, ed è stata designata la nuova presidenza Provinciale composta da: Tania Borrani (proprietaria della storica edicola in piazza Umberto I, a Grassina), Debora Parigi, Mila Salvini e Riccardo Zennaro.

    Per quanto riguarda la figura del presidente è stato eletta alla guida Tania Borrani, che succede a Paola Pieri. Tania Borrani è, come detto, titolare dell’”Edicola Libreria Tozzetti” a Grassina.

    Durante l’assemblea elettiva sono stati oggetto di discussione e confronto i temi che riguardano la categoria; che negli ultimi anni è stata soggetta ad una profonda trasformazione.

    La neo eletta presidente Tania Borrani, nel suo intervento, ha ringraziato i colleghi per la fiducia accordata, e ha tracciato un percorso per provare a dare una nuova prospettiva al settore.

    Da un’indagine condotta da Confesercenti nazionale, emerge che tra il 2013 ed il 2023 le imprese attive nel comparto sono passate da 17.625 a 11.428, con una riduzione di oltre un terzo (-35,2%) della rete. Complessivamente, in dieci anni sono stati circa 6.197 le attività a sparire, oltre cinquanta ogni mese.

    “A pesare sulle rivendite giornali, ovviamente, è la crisi dei quotidiani cartacei, determinata dalla concorrenza dell’informazione online” ha affermato la neo presidente Fenagi Confesercenti Firenze Borrani.

    “Ma i nuovi canali digitali di vendita – ha aggiunto – hanno messo in crisi anche le vendite di prodotti collaterali dei quotidiani, come dvd, figurine, bustine giocattolo e cartoline, da cui molti giornalai ricavavano una parte rilevante del proprio fatturato”. 

    “In Italia – ha sottolineato – c’è solo un’edicola ogni 5mila abitanti, un fattore che contribuisce ulteriormente, in un vero circolo vizioso, alla crisi di vendita dei quotidiani, che hanno più difficoltà a raggiungere il pubblico. Il risultato è una progressiva desertificazione culturale; le edicole svolgono, infatti, un ruolo importante di presidio culturale in molte comunità e contribuiscono alla promozione della lettura, fornendo accesso a una varietà di materiale stampato”.

    Proprio per il loro valore come presidio sul territorio, le edicole abbandonate sono state oggetto di interventi di riconversione e riqualificazione, dedicandosi ad esempio alla somministrazione.

    Ma accanto a esempi virtuosi, si registra anche un aumento delle attività irregolari. Un fenomeno visibile nei centri storici delle città turistiche, dove molti chioschi tradizionali vendono souvenir e altro, senza rispettare l’obbligo di dedicare almeno metà della superficie di vendita ai quotidiani.

    “Nonostante la crisi del settore sia in atto ormai da più di dieci anni, sono mancati interventi organici e strutturali per sostenere le edicole, che rischiano di scomparire – ha proseguito Borrani – Le edicole sono punti vendita di prossimità per definizione: se vogliamo che questi punti di accesso a prodotti e servizi continuino ad esistere, però, serve un intervento ad hoc, una legge dedicata che affronti la questione in tutti i suoi aspetti. Innanzitutto, abbassando la quota di superficie di vendita da dedicare obbligatoriamente ai giornali, che non deve essere minima, ma realistica”.

    Secondo Fenagi Confesercenti “sono necessari ed urgenti interventi fiscali, dalla gratuità del suolo pubblico a misure a favore del ricambio generazionale della rete, con sconti contributivi per i giovani che aprono nuove attività e agevolazioni per chi investe in nuovi servizi”.

    “Quello che vorremmo evitare è un rischio desertificazione che, oltre ad un impoverimento, porterebbe ad una minore sicurezza nei quartieri: ricordo che le attività commerciali sono anche preziosi presidi territoriali – ha rilanciato la residente Borrani – Siamo pronti ad affrontare questa sfida ripartendo da un approfondimento delle dinamiche socio economiche che hanno portato a così profonde trasformazioni nei modi di vita delle persone, e messo a disposizione una immediatezza dell’informazione e delle notizie che passa attraverso i social”.

    “Vogliamo rivendicare il nostro ruolo sociale – ha concluso – oltre che di servizio della propria attività e si propongono di divenire attori e protagonisti delle trasformazioni urbane in atto e interlocutori delle amministrazioni comunali per la riqualificazione delle nostre città e, in particolare dei centri storici e delle frazioni”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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