BAGNO A RIPOLI – L’area del Leccio di Belmonte, il maestoso albero sulla collina di Belmonte recentemente inserito nell’elenco degli Alberi monumentali della Regione Toscana, al centro dell’attenzione del consiglio comunale ripolese.
Grazie a una interrogazione presentata dal consigliere Andrea Orsini, del Partito democratico, che con l’atto ha chiesto al sindaco “se intende inserire un vincolo preordinato all’esproprio”.
“Il Leccio di Belmonte – spiega Orsini – ha rivestito e riveste tutt’ora una grande importanza per tutta la comunità di Antella, la quale spera che possa ancora essere fruibile come bene pubblico, con visite guidate anche da parte delle scuole”.
“Come assicurato anche dall’associazione “Amici del Leccio di Belmonte” – ricorda – che già nel 2022 aveva sollecitato un’azione concreta da parte del Comune, la pianta secolare, nonostante l’incuria trentennale, è in buone mani e viene costantemente monitorata”.
La questione, come ha ripercorso lo stesso consigliere durante il suo intervento, “è complessa, ed è da anni al centro di un contenzioso che vede coinvolti la Misericordia di Firenze, destinataria del lascito dell’eredità Torrigiani, ed i discendenti della Marchesa Donella Torrigiani, che hanno impugnato il testamento”.
La disponibilità dell’area è dunque attualmente… congelata, “ma in attesa di una sua risoluzione – dice Orsini – sarebbe importante manifestare una volontà chiara di procedere in una direzione che porti questo bene a diventare un patrimonio pubblico per la comunità”.
“Visto che comunque la Misericordia di Firenze, per volontà testamentaria, deve vendere questo lascito e destinare il ricavato a opere benefiche – si legge nell’interrogazione – sarebbe importante iniziare l’iter, compatibilmente con gli ostacoli legali dovuti all’impugnazione del testamento, per procedere all’esproprio della particella e iniziare anche uno studio di fattibilità, non solo per la messa in sicurezza dell’area, ma anche per individuare un percorso che possa consentire ai cittadini che lo desiderano di visitare questo albero monumentale”.
La risposta dell’amministrazione è arrivata nel corso della seduta del consiglio comunale del 29 luglio, svoltosi in piazza Umberto I a Grassina.
Ed è stato direttamente il sindaco Francesco Pignotti a ribadire che “l’intento è quello di poterlo rendere nuovamente fruibile come bene pubblico e liberamente visibile a tutti, inserendolo in un percorso fisicamente accessibile mettendolo al centro di una strategia di promozione”.
“In questo contesto – ha proseguito Pignotti – il lavoro dell’associazione “Amici del Leccio di Belmonte” è stato uno stimolo e uno spunto prezioso e fondamentale, che ha contribuito a riaccendere i riflettori su questo bene del nostro territorio, a rimetterlo al centro non solo del dibattito pubblico ma anche dell’interesse dell’amministrazione”.
“È, quello degli alberi monumentali, un tema che ci sta molto a cuore – ha aggiunto il sindaco – e lo testimonia l’impegno che abbiamo messo in questi mesi per le due piante sul nostro territorio, il Leccio appunto e la Cipressa di Rimaggio, per i quali abbiamo aderito a un bando per realizzare e apporre una cartellonistica dedicata (anche per non vedenti), che possa spiegare la storia di quelle piante e darne tutte le informazioni utili”.
“Sul Leccio – ha concluso Pignotti – sono già intercorsi contatti con la Misericordia per trovare una soluzione che possa restituirlo alla pubblica fruizione e devo dire che c’è stata una apertura e una disponibilità a trovare lo strumento più adatto. La nostra idea è quella di procedere sulla strada di una acquisizione e valorizzazione dell’area”.
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