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giovedì 25 Aprile 2024
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    Una Festa di primavera a Capannuccia a favore del Burkina Faso

    Nel Paese africano un gruppo di medici offre cure sanitarie, grazie ai contributi dell'associazione Madirò

    BAGNO A RIPOLI – Ecco un’altra bella occasione per trascorrere una giornata di inizio estate in mezzo al verde delle campagne che fanno da cornice a questo territorio, gustando specialità toscane sapendo di contribuire ad aiutare un progetto di cooperazione sanitaria serio e concreto impegnato in Burkina Faso.

     

    L’associazione Madirò, che da ormai dieci anni si occupa della raccolta fondi per il Paese africano, ha organizzato nel Parco di via Belvedere a Capannuccia insieme  al bar ristorante “La Tommasina” per sabato 11 giugno dalle ore 16 una Festa di Primavera finalizzata alla raccolta di finanziamenti da impiegare nel progetto.

     

    Monica Paci, impegnata nel progetto, racconta degli attentati che a gennaio hanno scosso il Paese causando l’interruzione di alcuni progetti con il rientro del personale sanitario presente: “I medici studenti specializzandi universitari – spiega – non hanno più avuto possibilità di ripartire proprio a causa di questi eventi  e purtroppo alcuni progetti momentaneamente sono stati sospesi. Adesso le figure che operano a Nanoro sono medici specialisti che tornano come volontari a supporto dei medici locali, restando sul campo però per periodi più brevi.”

     

    Ci racconta la dottoressa Paci: “Questo alternarsi frequentemente  tra  di loro ha comportato più viaggi, più spostamenti e quindi maggiori spese. In più ogni volta che torniamo troviamo  che qualcosa è da sistemare o alcuni macchinari devono essere riparati, insomma c’è da rifare il punto della situazione”.

     

    Il mestiere del medico, che già di per se in condizioni normali necessita di una infinita dose di passione, in certe zone del mondo diventa una vera e propria missione. Con ostinata testardaggine continua il suo operato insistendo con convinzione in quella che è poi una scelta di vita, un modo di essere che non  scinde più l’uomo dal medico.

     

    Con tale fermezza questo è quello che stanno facendo i medici e l’associazione Madirò: “Adesso nella realtà rurale delle campagne il clima è apparentemente sempre lo stesso, le grandi città sono lontane – continua Monica – La prima volta che siamo tornati dopo gli attentati di gennaio l’accoglienza delle persone è stata emozionante, quando ci hanno visto hanno dimostrato meraviglia e gratitudine nei nostri confronti per essere nuovamente lì. Conquistare la loro fiducia  ha richiesto tempo ma è stata fondamentale per creare un rapporto tra noi e loro.”

     

    Lo scopo di questa bella giornata sarà anche quello di sensibilizzare i presenti mostrando il lavoro sostenuto dall’associazione attraverso una mostra fotografica allestita ed alcuni video proiettati.

    Per informazioni: www.madiro.it; tel. 3939127142; mail: info@madiro.it

    di Silvia Rabatti

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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