Scoprire la poesia della carta attraverso una mostra nel palazzo comunale di Bagno a Ripoli. È possibile fino al 31 gennaio: fino a quella data, nei corridoi della sede municipale di piazza della Vittoria 1, è allestita la mostra La poesia della carta, con opere dell'artista giapponese Meiko Yokoyama.
“Per la realizzazione dei miei quadri – spiega la pittrice – non ho mai usato colori: le linee del viso e le sfumature cromatiche sono date unicamente dall'uso di vari tipi di carta. Infatti questi dipinti sono realizzati con carte colorate, prima strappate e poi incollate fra loro. È una tecnica di "pittura" giapponese che si chiama Cighiri-e e consente di apprezzare al meglio la cultura della carta del nostro Paese. Nei dipinti, la profondità cromatica viene resa grazie alla sovrapposizione di diversi strati di carta colorata".
"Si tratta infatti – prosegue – di un tipo di carta speciale, Tengujyo-shi, fabbricata con la tecnica tradizionale giapponese, ed è la carta più sottile del mondo, arrivando fino a 0,03 millimetri. In Italia viene usata per il restauro di dipinti, per esempio per l'affresco di Michelangelo della Sistina. L'artista apporta la sua idea originale nella tecnica della "pittura" Cighiri-e usando un particolare effetto luminoso: dietro al quadro è posta una luce che illumina la carta giapponese, dando così maggiore calore all'opera. Cambiando la posizione della luce, l'immagine e il concetto del dipinto si trasformano arricchendosi di significato".
"Ho inventato questa tecnica – conclude la Yokoyama – ispirandomi alla tecnica tradizionale giapponese Cighiri-e, sviluppandola e modificandola con strumenti e un'estetica vicini alla cultura occidentale. Sono nate così nuove opere d'arte, che presentano due immagini in contemporanea: una visibile e una invisibile, che fanno da ponte tra Oriente e Occidente".
Orario: lunedì, mercoledì e venerdì ore 8-13.30; martedì e giovedì ore 9-19; sabato ore 9.30-12.30. Informazioni: meimic75@aol.com.
di Redazione
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