BAGNO A RIPOLI – “Emergenza sì… ma non troppo. Rimaniamo pesantemente sconcertati dalla notizia dell’ennesimo depauperamento al Servizio Sanitario a cui andrà incontro il nostro territorio”.
Inizia così la riflessione di Potere al Popolo Bagno a Ripoli sulla riorganizzazione del servizio del 118 nel Chianti fiorentino (Greve in Chianti, Barberino Tavarnelle, San Casciano), con la progressiva sostituzione di medici a bordo delle ambulanze con infermieri. E la soppressione dei punti di primo soccorso.
“Non ci interessano tanto le risibili smentite rispetto a questo taglio che oggi puntualmente si è concretizzato – proseguono – fornite dalla Regione in primavera (il riferimento è chiaramente allo scambio di lettere tra l’ex volontario della AVG di Greve e l’ASL Toscana Centro, reso noto dal Gazzettino del Chianti); la coerenza sappiamo che non sia qualcosa che si possa pretendere da chi ci governa e – nostro malgrado – ci siamo sostanzialmente assuefatti a ciò. Quello che ci preoccupa è il concreto, ossia questa batosta con cui dovranno fare i conti le persone”.
“I dati demografici del nostro territorio – prosegue PaP – come dell’Italia intera del resto, parlano di una popolazione che invecchia, in cui i malati cronici, i fragili, le categorie a rischio; sono sempre più numerosi e per tutelare la salute di tutti, ma di queste persone in particolare, avremmo bisogno di una sanità pubblica che si rafforza, che riesce a essere più capillare sui territori”.
“Invece – accusano – dobbiamo constatare per l’ennesima volta che le politiche regionali in tema di sanità vanno nella direzione opposta, in quella cioè di smantellare quel poco di capillarità che restava”.
“È una parte che, colpevolmente, spesso si trascura – rilanciano – questa dell’area emergenza, ma proprio in questi contesti in cui la tempestività e l’incisività di un intervento possono determinare la sopravvivenza di qualcuno, appare di un cinismo inumano tagliare risorse qui e così”.
“Chi scrive queste righe – le parole sono di Antonio Matteini, che nel 2019 fu candidato sindaco di PaP a Bagno a Ripoli – è proprio un volontario che fa servizio su una ambulanza che già è senza personale medico a bordo e purtroppo ha fin troppo ben presente l’impotenza fattuale con cui fanno i conti le persone soccorse e gli stessi volontari i quali – senza un medico che lo autorizzi o lo faccia – non possono somministrare neanche un bicchiere d’acqua ad un paziente”.
“Al Popolo vorremmo dare il Potere – rilancia – ma innanzitutto la garanzia di poter ricevere una assistenza adeguata ed efficace quando si presenta la necessità”.
“A volte – conclude – avere un medico su un’ambulanza che piomba su un incidente, una caduta, un malore, un arresto; può essere ciò che determina se la persona soccorsa sopravvive o perisce. Su certi argomenti non si può proprio sorvolare; su certi bisogni e necessità non si può mettersi a fare conti su cosa conviene e non conviene: non si può batter cassa sulla vita dei propri cittadini”.