BAGNO A RIPOLI – Il consiglio comunale di Bagno a Ripoli del 27 dicembre di preannunciava teso. E così è stato: tutte la opposizioni hanno lasciato l'aula durante le votazioni per l'avvio del rinnovo degli strumenti urbanistici, Piano Strutturale e Piano Operativo.
"Un'azione di protesta obbligata – dicono dal gruppo Cittadinanza Attiva – per far sentire la propria voce in un consiglio con un soverchiante rapporto numerico della maggioranza e sempre più messo in disparte".
L'uscita di Cinque Stelle, Forza Italia e di Sonia Redini di Cittadinanza Attiva "ha voluto rimarcare la preordinata volontà della maggioranza nel non ricercare una condivisione attiva alla stesura di uno degli atti più importanti come il piano strutturale (alias Piano Regolatore di un tempo) del quale proprio il consiglio dovrebbe deciderne le linee programmatiche e non essere solo il vidimatore di decisioni prese altrove come in questo caso".
"Unanimi – ricorda Cittadinanza Attiva – gli interventi delle opposizioni nel ricordare come tutti i provvedimenti siano stati portati avanti in assoluta autoreferenzialità dalla giunta, ad iniziare dal bando di manifestazione di interesse tutt'ora ignoto al consiglio nei contenuti e nell'uso che ne è stato fatto".
"Una denuncia politicamente molto significativa – si prosegue – che è sembrata affermare l'isolamento del Pd per la coincidente assenza giustificata dei consiglieri di LeU (Laura Franchini e Mirko Briziarelli) e di Pierluigi Zanella (indipendente) che ha però inviato una missiva, letta dal presidente, il quale, contravvenendo al suo ruolo di rappresentante dell'istituzione, ha aggiunto inattesi e inauditi commenti personali".
"Una maggioranza attonita e inesperta – rimarcano ancora – ha opposto solo ragioni senza spessore alla determinazione e precisione di Sonia Redini nell'elencare, punto per punto, le mancate risposte alle sue richieste, in qualità di consigliere e presidente della Commissione competente per l'urbanistica, mirate a ottenere dati oggettivi per una informata e consapevole discussione al cospetto del consiglio e Commissione".
"Il provvedimento è tutto della maggioranza – ha detto Redini – e allora se lo voti in completa solitudine".
di Redazione
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