BAGNO A RIPOLI – Un sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, “che fa… lo sceriffo con le proposte dell’opposizione (e disattese in modo preconcetto).
In seguito all’annuncio di una “task force” che a Bagno a Ripoli controllerà la manutenzione dei terreni privati, in ottica di prevenzione idrogeologica, la consigliera comunale di opposizione Sonia Redini (Cittadinanza Attiva) ci va durissima con il primo cittadino.
Partendo dal presupposto che “in un contesto meteorologico, che mostra quanto sia serio il cambiamento del clima, emergono sempre di più tutte le fragilità del nostro territorio: sono bastati gli effetti della pioggia di mercoledì a ricordarcelo”.
“Deve averlo ricordato anche al sindaco – prosegue Redini – che si “sveglia” e si accorge di fondi e terreni non manutenuti e propone una task force, minacciando multe ai privati, come ennesima prova di efficientismo simulato e tardivo”.
“Ci sarebbe da sorridere – rilancia – se non salisse invece un moto di rabbia di fronte a questi annunci, dato che a ottobre del 2022 era stata disinvoltamente bocciata la proposta di istituire una Commissione speciale consultiva, per seguire e proporre interventi di mitigazione del rischio idraulico ed idrogeologico: quella sì una task force che avrebbe potuto mettere a disposizione del Comune, gratuitamente, le migliori professionalità, esperienze e conoscenze del territorio”.
“Allora – continua la consigliera di Cittadinanza Attiva – la motivazione era stata che sindaco e giunta stavano già pensando e provvedendo a tutto, quando era certamente chiaro che non si volesse accogliere una proposta dell’opposizione e non vi fosse alcun bisogno della partecipazione attiva della comunità”.
“Però, ad oggi cosa è stato fatto di quei 60 interventi per scongiurare nuovi allagamenti, promessi in un comunicato di fine anno scorso? – chiede Redini – E qual è lo stato di avanzamento nella programmazione degli interventi più strutturali, per i quali è necessario richiedere risorse economiche attraverso i finanziamenti per la difesa del suolo della Regione Toscana?”.
“Sono due delle domande che presenteremo al prossimo consiglio comunale del 31 maggio – annuncia – con un’interrogazione, che avevamo protocollato proprio martedì scorso, prima degli allagamenti e dei danni nella zona di Osteria Nuova”.
“Così come non vogliamo dimenticare – riprende ancora – che ancora non si sa nulla dei ristori regionali destinati a risarcire i danni per i cittadini colpiti dal nubifragio del 15 agosto 2022 e chiederemo al sindaco di rispondere ufficialmente in consiglio”.
“Non si può vivere – afferma – ogni allerta meteo con la paura che si allaghino i garage o che vi siano smottamenti: il primo obbligo del Comune è la prevenzione e la messa in sicurezza del sistema di deflusso delle acque meteoriche, che si tratti di manutenzione di fossi, pulizia di caditoie e fognature, come pure quello di sollecitare e sovrintendere agli interventi di Consorzio di Bonifica e Regione, per quanto di loro competenza”.
“Poi ci si deve occupare anche della scarsa cura dei terreni privati – sono ancora le sue parole – Vale però la pena enfatizzare che sarebbe stato più efficace coinvolgere i cittadini nelle misure di prevenzione piuttosto che porsi con tono da “sceriffo” all’indomani delle conseguenze di una pioggia”.
“E magari – conclude – se questo atteggiamento piace, perché accende su di sé i riflettori, il sindaco dovrebbe ricordarsi di tenerlo sempre, anche con ben altri interlocutori, che intervengono sul nostro territorio senza la minima cura”.
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