BAGNO A RIPOLI – Torna sul piede di guerra il dirigente dell'Istituto Comprensivo "Antonino Caponnetto" di Bagno a Ripoli, Marco Panti, che pone "all’attenzione degli uffici preposti (amministrazione comunale) la urgente necessità di provvedere alle dotazioni edilizie di spazio scolastico per la Scuola Secondaria di Primo Grado Francesco Redi, stante la rilevante e oggettivamente inconfutabile sperequazione delle dotazioni di superficie ad uso didattico ad alunno fra le due scuole secondarie di primo grado statali presenti nel medesimo territorio del comune di Bagno a Ripoli".
"La Scuola Secondaria di Primo Grado Francesco Redi infatti – prosegue Panti – che ospita non solo la scuola medesima, unica nel territorio con tempo prolungato e corso a indirizzo musicale, ma nel pomeriggio-sera, in coabitazione verticale oraria, anche il CPIA – Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti – Sede Associata di Bagno a Ripoli, ha un’area edificata coperta di metri quadrati 3.470, comprensivi di tutto, e quindi anche del vetusto prefabbricato provvisorio esterno di metri quadrati 120, in cui sono ospitati 497 alunni frequentanti (escluso quindi il CPIA Serale), che comportano quindi (3.470:497 = 6,98) una superficie coperta di metri quadrati 6,98 per ogni a-lunno (se invece non consideriamo il prefabbricato esterno l’area coperta ad alunno scende a metri quadrati 6,74)".
Prosegue nei suoi calcoli il preside: "La Scuola Secondaria di Primo Grado Teresa Mattei, altra unica scuola dello stesso tipo e grado nello stesso Comune di Bagno a Ripoli, ha invece un’area coperta complessiva di metri quadrati 3970, senza prefabbricati e altri spazi di fortuna, e ospita 326 alunni, che hanno quindi a disposizione nelle attività scolastiche (3.970:326=12,17) un’area di metri quadrati 12,17 cadauno".
Quindi, dice Panti, "da quanto sopra indicato consegue quindi che gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado Francesco Redi hanno a disposizione per apprendere e studiare la metà esatta dello spazio che hanno a disposizione gli alunni dell’altra scuola di pari tipo e grado dello stesso Comune, la Scuola Secondaria di Primo Grado Teresa Mattei".
"La situazione sopra descritta – rimarca Panti – appare pertanto palesemente e assolutamente ingiusta e non più accettabile. Si tenga presente fra l’altro che praticamente in questi giorni è stato completato addiritura un nuovo padiglione edile nella Scuola Granacci, che ne ha aumentato ulteriormente l’area coperta di metri quadrati 240. Nella Scuola Secondaria di Primo Grado Francesco Redi, invece, nonostante l’alto impegno dei docenti e la presenza di offerte didattiche uniche in tutta l’area territoriale, quali il tempo prolungato, il corso a indirizzo musicale, e il CPIA serale, mancano indubitabilmente aule speciali, laboratori, sale docenti, e soprattutto un auditorium-aula magna per riunioni di istituto e attività teatrali e musicali, di cui la scuola è nota e impegnata artefice grazie ai suoi motivati operatori e docenti. E una parte delle attività sono addirittura ospitate (o confinate) in un vetusto prefabbricato provvisorio".
"Il Comune di Bagno a Ripoli – rimarca – da molto tempo informato e sollecitato ai bisogni degli alunni e dei loro insegnanti nella Scuola Secondaria di Primo Grado Francesco Redi, deve svolgere pertanto il suo compito istituzionale che è solo e unicamente quello di risolvere i problemi della sua comunità territoriale, secondo le norme e le tecnologie esistenti, e non quello di appellarsi alle difficoltà che esistono in ogni ambito della sfera umana come scusante per una inattività indefinita e illimitata, senza impegni e progetti espliciti di soluzione, come avviene da anni".
E' un fiume in piena Panti: "Che in una scuola dello stesso comune gli alunni e i loro insegnanti abbiano a disposizione la metà dello spazio di quello che hanno a disposizione gli alunni e gli insegnanti dell’altra scuola del territorio non è più accettabile. Lo spazio scolastico è fondamentale per operare didatticamente, soprattutto nelle attività moderne, laboratoriali, personalizzate e di sostegno e il Comune di Bagno a Ripoli non può continuare a disinteressarsi di questo problema e quindi della formazione più ampia e completa di “tutti” i suoi futuri cittadini, mettendo una notevole parte dei medesimi, quelli che frequentano la Scuola Redi, in condizioni di strutturale svantaggio e carenza strumentale".
"Questo fiducioso appello – conclude – è supportato da innumerevoli precedenti delibere e dichiarazioni in tal senso del Collegio dei Docenti e degli altri Organi Collegiali dell’Istituto di tutti questi ultimi anni".
di Redazione
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