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giovedì 28 Marzo 2024
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    Ufficio tecnico dedicato e osservatorio: le proposte del sindaco sulla Terza Corsia A1

    Serata al Crc di Antella: le voci. Chi teme per l'ambiente, chi per la propria casa. Chi non la ritiene necessaria

    ANTELLA (BAGNO A RIPOLI) –  Un ufficio tecnico dedicato e un osservatorio per i lavori. Il sindaco Francesco Casini vuole istituire un sistema per dare informazioni precise ai cittadini (e un appoggio anche legale) in vista dell'apertura dei cantieri che si intrecceranno in zona Antella-Ponte a Niccheri.

     

    I lavori per il nuovo pronto soccorso dell'ospedale di Santa Maria Annunziata sono già partiti, quelli per l'ampliamento della terza corsia dell'autostrada, hanno spiegato mercoledì sera al Crc Antella i tecnici di Autostrade, potrebbero essere avviati entro la fine dell'anno.

    “I lavori saranno consegnati alla ditta appaltatrice tra giugno e settembre, poi servirà il tempo per fare la bonifica dagli ordigni bellici, le opere preliminari per il cantiere”, spiega l'ingegnere Alberto Baldeschi davanti al teatro del Crc pieno di gente, mercoledì 18maggio.

     

    “L'autostrada che verrà” è un appuntamento organizzato dal Pd Bagno a Ripoli per “dare informazioni” sul progetto della terza corsia (c'è chi ricorda che il primo incontro sulla Terza corsia era stato organizzato nel 2005, l'ultimo almeno cinque anni fa).

     

    Per Quirina Cantini, M5S, l'incontro è stato “un surrogato di quel consiglio comunale straordinario che avevamo proposto. L'amministrazione ha il diritto di fare come vuole ma esiste una legge regionale sulla partecipazione dei cittadini alle grandi opere e vorrei sapere quali sono i flussi di traffico oggi, quest'opera è davvero necessaria?”.

     

    Quando le viene risposto che il progetto della Terza corsia è stato deciso dal Ministero nel 1997, Cantini si alza e lascia l'incontro.

     

    Se nella descrizione dell'ampliamento dell'A1 non era stato ricordato ci pensa Pierfilippo Checchi, Legambiente Bagno a Ripoli, a parlare della mole di terre che saranno riversate sulla collina di San Donato: un milione e 250 mila metri cubi.

     

    Del rimodellamento della collina spiega nei dettagli il capo progetto, Michele Pastorino, parla delle piantumazioni, del sistema di regimentazione delle acque: una serie di indicazioni sono ancora oggi all'attenzione della conferenza dei servizi, che ha preso in considerazione le prescrizioni tecniche confezionate dal consiglio comunale di Bagno a Ripoli e si riunirà per discuterne ancora il 26 maggio prossimo.

    A intervenire all'incontro sono anche i cittadini coinvolti negli espropri, come Rossella Liuti: quando partiranno i lavori la sua famiglia dovrà lasciare la propria casa a causa delle vibrazioni.

     

    “Sarà l'impresa appaltatrice a spiegare quando e chi esattamente sarà coinvolto dalle vibrazioni – spiega Baldeschi – dipende dalle tecnologie che saranno usate e sarà riconosciuto il costo di occupazione della casa, guardiania e trasloco”.

    Si va avanti per ore, le domande sono tante. Gli abitanti di Taiano chiedono un sopralluogo dei tecnici: “Le nostre case sono vicine all'autostrada dovete mettere barriere acustiche ma non le vogliamo di plastica e sarebbe meglio metterle su delle dune, in giardino già ora non si riesce a parlare per il rumore”.

     

    C'è chi chiede come sarà sistemata la viabilità di cantiere, chi abita in via Romanelli si preoccupa dell'abbattimento di alcuni cipressi centenari, chi parla delle biodiversità dell'Isone a rischio per i lavori. Il sindaco prende la parola per dire che il Comune sta cercando di mitigare il più possibile l'impatto ambientale: “Non dobbiamo scordarci però che il progetto del 2011 ha già avuto tutte le autorizzazioni che servono dal ministero dell'ambiente”.

    di Lisa Baracchi

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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