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sabato 20 Aprile 2024
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    Il progetto si chiama “Reto resistenti”: domande presentabili fino al 24 settembre

    BAGNO A RIPOLI – C’è tempo fino al 24 settembre per partecipare al bando per la selezione di 2.034 giovani da impiegare in progetti di Servizio Civile regionale.

     

    A Bagno a Ripoli il progetto si chiama "Reti resistenti" e si propone di contribuire a rafforzare i servizi che la rete di prevenzione ed assistenza è in grado di garantire sul territorio di Bagno a Ripoli per minori, disabili, anziani fragili. I posti in tutto sono quattro.

     

    Bisogna avere compiuto 18 anni, non averne più di 30 ed essere residenti in Toscana. Si è impegnati per un anno, 25 ore la settimana dal lunedì al venerdì e si “timbra il cartellino” per dimostrare che si è lavorato, con 20 giorni di ferie, 12 di permesso per motivi di studio, uno se meritoriamente si va a donare il sangue, e, sperando di non doverne beneficiare, 20 retribuiti in caso di malattia certificata. Si prendono 433,80 euro al mese, come previsto dal servizio civile della Regione Toscana con i cui fondi queste attività sono finanziate. Ad essi il Comune aggiunge, se l'orario lo rende necessario, un buono pasto.

     

    Per Bagno a Ripoli, i volontari prenderanno ogni giorno servizio presso la sede dei servizi sociali in via Fratelli Orsi, nel capoluogo, ma potranno anche essere impegnati per alcune attività presso le scuole del territorio o in altre sedi pubbliche (biblioteca, Centro Giovani, Centro Anziani). Avranno pure a disposizione mezzi comunali per spostarsi insieme ai propri assistiti quando necessario. Le mansioni svolte potranno poi essere inserite nel proprio curriculum vitae, nel quale figureranno anche le 80 ore di formazione svolte in orario di servizio retribuito.

     

    Bandi e domande di ammissione si possono consultare e scaricare all’indirizzo http://tinyurl.com/bandoServCiv2013. Informazioni: Call Center Linea Comune, tel. 055.055, da lunedì a sabato, ore 8-20.

     

    “Un'occasione per imparare facendo o fare… imparando a sostenere ragazze o ragazzi sotto i 16 anni, anziani e diversamente abili, da soli o in gruppo – ha dichiarato il sindaco Luciano Bartolini – aiutandoli a svolgere un percorso di recupero sociale, a vincere l’esclusione e a superare il disagio. Si lavora a stretto contatto con assistenti sociali, educatori, insegnanti, occupandosi di attività specifiche nell'àmbito di progetti individualizzati che prevedono l'intervento di più professionalità: davvero una bella esperienza, utile per arricchirsi umanamente e per ampliare competenze ed abilità, magari mettendo in pratica quanto si è studiato".

     

    "Sono già otto – ha  concluso – i ragazzi che negli anni scorsi hanno svolto tale attività e per ognuno di loro è stata un'esperienza importante dal punto di vista professionale e umano, formativa e gratificante: chi l'ha fatta non la dimentica”.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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