PONTE A EMA (BAGNO A RIPOLI) – Stagione Teatrale al via ! Anche quest’anno con l’arrivo dell’autunno il Teatro ACLI di Ponte a Ema apre ancora le sue porte ad una nuova stagione densa di appuntamenti.
Un calendario ricco che ambisce ad ottenere gli stessi consensi di quella precedente quando furono registrate molte serate sold out.
Tante le compagnie che saliranno sul palco esibendosi in Musical, commedie e vernacolo. In più due appuntamenti d’eccezione, l’uno diverso dall’altro: il primo più… impegnato, “L’Italia s’è desta “con Dalila Cozzolino tratta un argomento difficile di attualità come la 'ndrangheta; l’altro come terapia del sorriso con la ormai famosa Maria Cassi nel “Galateo”.
In merito al primo appuntamento abbiamo parlato con Filippo Catelani, attore della compagnia "Quegl' attri” e organizzatore della stagione teatrale (patrocinata dal Comune di Bagno a Ripoli) di Ponte a Ema e proprio dell'evento teatrale sulla ’ndrangheta, che si lega al progetto educazione alla legalità tenuto nelle scuole del territorio.
“Abbiamo raccolto e seguito il progetto iniziato ormai da qualche anno all’interno delle scuole medie del territorio e lo abbiamo portato fin dentro il teatro” ci racconta Filippo.
“L’idea – prosegue – è stata appoggiata anche dalla pubblica amministrazione tramite l’assessore alla cultura Annalisa Massari. Lei mi ha messo in contatto con i dirigenti scolastici, e in particolare con chi si occupa direttamente del progetto educazione alla legalità”.
"Alla scuola Francesco Redi – racconta – abbiamo approfondito la trama dello spettacolo, in modo tale che potessero così affrontare meglio l’argomento con i ragazzi”.
Ci spiega Filippo come sarà organizzato: “Lo spettacolo, che vedrà partecipare tutte le classi delle terze medie del comune di Bagno a Ripoli, si svolgerà la mattina. La sera ci sarà la replica per il pubblico adulto che vorrà partecipare. A me piacerebbe che venissero ad assistere i genitori dei ragazzi che parteciperanno la mattina, per chiudere il cerchio scuola-evento-famiglia”.
Continua con entusiasmo: “Ciò che mi ha spinto a promuovere questa cosa è la forza del teatro. Credo che il teatro sia un mezzo potente per arrivare al cuore e alla testa dei ragazzi, trattando poi un tema così delicato come quello della 'ndrangheta e della legalità in modo leggero, sognante e divertente, ecco allora si è raggiunto il massimo”.
Ci racconta che la storia è coinvolgente e di facile presa nei ragazzi, perché parla di una coetanea, in tutto e per tutto uguale a loro, che vive in una realtà difficile: “Carla, la protagonista, riesce con il suo modo particolare di stare al mondo, a prevalere sull'ndrangheta senza neppure rendersene conto”.
Ci spiega meglio Filippo in chiusura: “Il suo essere leggera al cospetto della vita, la rende una ragazza potente. Lei sta sopra a quello stile di vita intriso di illegalità e ingiustizia e senza saperlo ne è profondamente libera”.
Tanti quindi gli spunti a dimostrazione di quanto possa essere molteplice l’attività e la funzionalità del teatro stesso.
di Silvia Rabatti
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