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venerdì 29 Marzo 2024
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    Cittadino ripolese, fu il fondatore dell’Aned. Quando fece ritorno a casa pesava… 27 chili

    BAGNO A RIPOLI – Nello scorso fine settimana, a un anno di distanza dalla prima visita e in occasione della ricorrenza della liberazione del campo di sterminio nazista (8 maggio), il sindaco di Bagno a Ripoli Luciano Bartolini, il vicesindaco Alessandro Calvelli e l'assessore alla partecipazione Silvia Tacconi, si sono recati in visita a Mauthausen, in Austria, e hanno apposto una lapide a ricordo di Alberto Ducci, il cittadino ripolese che riuscì a sopravvivere e che poi divenne presidente provinciale dell'Aned (Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti).

     

    La storia di Alberto Ducci è narrata nel libro "Era ancora un ragazzo", di Massimo Settimelli: Alberto fu rastrellato dai nazisti ai Firenze per caso durante uno sciopero al quale non stava partecipando l'8 marzo 1943 e, colpevole del solo fatto di passare di lì, fu condotto nel campo di lavoro di Ebensee, dove trascorse diciotto mesi terribili ai quali però riuscì a sopravvivere, tornando a casa di soli 27 chili di peso.

     

    L'amministrazione comunale, un anno fa, aveva preso l'impegno di apporre una lapide per Alberto Ducci all'interno di Ebensee, nei luoghi di Ducci.

     

    L'emozionante cerimonia è avvenuta sabato 10 maggio, di fronte a oltre 200 studenti toscani (dalla provincia di Firenze, ma non solo) e a una delegazione polacca, popolazione coinvolta in quel campo di lavoro durante la guerra.

     

    Erano presenti anche il figlio di Alberto, Alessio Ducci, attuale presidente della Sezione Aned di Firenze, e, fra gli studenti, il giovane nipote, nonché l'assessore provinciale alla pubblica istruzione Giovanni Di Fede.

     

    “Mi fa particolare piacere – ha dichiarato Alessio Ducci – che sia stata installata questa targa nelle gallerie di Ebensee, luogo nel quale mio padre ha trascorso oltre un anno a lavorare: oggi esiste  una traccia indelebile della sua storia e della sua esperienza".

     

    "Ringrazio l'amministrazione comunale – ha concluso – sensibile a questo evento: Bagno a Ripoli è il luogo dove è nata tutta la nostra famiglia e con questa targa si crea un legame tangibile tra questi due luoghi, che hanno caratterizzato in modo così importante la vita di mio padre”.

    di Redazione

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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