BAGNO A RIPOLI – Si è tenuto stamani in Palazzo Medici Riccardi, fra istituzioni e sindacati, il terzo incontro per la crisi delle Antiche Officine Pineider (14 dipendenti).
La storica azienda (di proprietà del Gruppo Gnutti di Brescia) presente a Firenze dal 1774, con stabilimento a Vallina (Bagno a Ripoli), sta attraversando una difficile congiuntura.
Nella riunione del 20 marzo scorso l’azienda aveva presentato un Piano industriale che lasciava intravedere un consolidamento aziendale e conseguentemente, la tenuta occupazionale.
A tre mesi di distanza, le organizzazioni sindacali (che stamani hanno organizzato un presidio davanti al negozio fiorentino) denunciano: l’assenza dell’azienda, la mancata attuazione del Piano ed il ritardo nel pagamento degli stipendi (il mese di giugno in particolare).
Le istituzioni preso atto di quanto dichiarato dai sindacati esprimono forte preoccupazione e l’intenzione di contattare immediatamente l’azienda. Inoltre, Provincia di Firenze e Comune di Bagno a Ripoli, ribadiscono la massima attenzione circa la salvaguardia occupazionale e la rilevanza dell’azienda per il territorio.
“Pineider è un marchio storico che porta il nome di Bagno a Ripoli in tutto il mondo – ha dichiarato il sindaco di Bagn a Ripoli Francesco Casini – Oggi vive una fase molto difficile, pur essendo una garanzia di qualità radicata nella storia del manifatturiero italiano, con clienti selezionati in tutto il mondo, da reali a personaggi famosi, che da sempre si sono serviti della sua alta professionalità per i propri eleganti prodotti cartacei, come i noti biglietti da visita".
"Sono 14 i posti di lavoro potenzialmente in pericolo – prosegue – un'emergenza della quale mi sto occupando direttamente, da solidale testimone che intende agire per cercare di salvare azienda e occupazione".
"Nelle prossime ore – promette – mi recherò per un incontro/sopralluogo presso la sede di Vallina per tornare ad ascoltare la voce diretta delle maestranze, e, di concerto con la Provincia, contatteremo l'amministratore delegato di Pineider per conoscere quali siano le strategie di sviluppo dell'azienda, ovvero la realizzazione del piano industriale già presentato a marzo, e conseguentemente la salvaguardia dell'occupazione: due fronti sui quali chiederemo precise garanzie".
"Sono in gioco il futuro di numerose famiglie – conclude – e, non ultima, una parte importante della storia e della ricchezza economica e imprenditoriale della nostra comunità".
di Redazione
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