BARBERINO TAVARNELLE – Il gruppo consiliare di opposizione a Barberino Tavarnelle, Progetto Futuro, torna a far sentire la sua voce in merito alla questione della Distilleria Deta.
Questione che è in piena fase di tensione, con la nascita del Comitato per la Difesa e la Tutela della Valdelsa, le polemiche, le proteste.
Mentre l’amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle, insieme ad altre dell’area valdelsana, ha chiesto un protocollo di intesa fra enti pubblici e azienda.
“In merito all’iter autorizzativo, in corso da mesi, per il raddoppio dell’attività della Distilleria Deta – inizia il gruppo consiliare Progetto Futuro – contestiamo le scelte dell’amministrazione comunale di Barberino Tavarnelle, sia nel merito che nella forma”.
“Sotto il profilo procedurale – proseguono – riteniamo assurdo che al tavolo di concertazione con i sindaci della Valdelsa sia stata invitata l’azienda, ma non i portatori di interessi come cittadini, imprenditori e il Comitato per la Difesa e la Tutela della Valdelsa, che avevano espresso preoccupazione in numerose occasioni”.
“Nemmeno il consiglio comunale – incalzano – è stato mai coinvolto, se non per iniziativa del gruppo di opposizione che in questi ultimi mesi ha presentato una mozione e due interrogazioni sull’argomento”.
“Riteniamo che questo modo di procedere – accusano – sia figlio di un atteggiamento accomodante verso l’azienda e le sue istanze, che sicuramente vengono prese in considerazione più di quelle dei cittadini, oramai provati da lunghi mesi di sopportazione di fumi ed emissione odorigene dell’attuale attività che adesso si vuole raddoppiare”.
“Nel merito – aggiungono – contestiamo che la soluzione tecnica prescelta per la risoluzione dei problemi ambientali e delle emissioni sia l’installazione di una ciminiera di 60 metri: al di là del grave danno paesaggistico, tale soluzione – evidentemente più economica per l’azienda – non solo non migliora la situazione ambientale ma va ad estenderla ad altri territori circostanti, andando inevitabilmente a danneggiare la qualità della vita e le prospettive imprenditoriali delle attività agricole e turistiche”.
“Pertanto – riprendono da Progetto Futuro – chiediamo che vengano studiate e attuate soluzioni tecniche più efficaci per ridurre l’impatto ambientale di questa attività, già nei quantitativi attuali. Solo dopo la verifica dell’efficacia di tali misure si potrà parlare di incremento dei giorni di lavorazione”.
“Più in generale – rilanciano ancora – ci domandiamo per quale motivo, in un periodo storico in cui molte attività imprenditoriali vengono chiuse o limitate per una presunta tutela della salute pubblica, per gli interessi di una sola azienda si rischi di compromettere la vivibilità ambientale, la salute pubblica, la qualità della vita dei cittadini e le prospettive imprenditoriali di settori (agricoli e turistici) più consoni alla vocazione del nostro territorio”.
“Per questi motivi – concludono – contestiamo le scelte del sindaco David Baroncelli e dell’assessore Serena Fedi di favorire l’espansione dell’attività della Distilleria Deta e appoggiamo le iniziative della cittadinanza contro queste autorizzazioni, potenzialmente devastanti per il nostro territorio, facendo appello a tutte le forze politiche affinché sostengano questa battaglia comune”.