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mercoledì 9 Luglio 2025
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    Tavarnelle, i furti in via di Spicciano: le immagini dei ladri in casa, il racconto della proprietaria

    "L’allarme continuava a suonare ma non si è affacciato nessuno. Continuavo a guardare i ladri, ripresi dalle telecamere, dall’applicazione dello smartphone..."

    BARBERINO TAVARNELLE – Tanti i furti che si sono verificati nelle ultime settimane in via Spicciano, poco fuori dal centro di Tavarnelle.

    La scorsa settimana abbiamo raccontato di quello subito da una famiglia nel pomeriggio (tra le 16 e le 18.30) in un condominio composto da quattro appartamenti (lo leggete qui).

    Proprio lo stesso giorno, poco dopo, intorno alle 19.30 (come si vede dalle registrazioni delle videocamere, che sono “sintonizzate” sull’ora legale), è stata presa di mira un’altra abitazione, sempre in via Spicciano; ovviamente non sappiamo se dalla stessa banda o meno.

    Non hanno preso niente, perché non hanno trovato niente. Però hanno lasciato quello che i ladri lasciano spesso dietro di loro: danni agli infissi, casa letteralmente stravolta, tanta paura e anche rabbia.  

    La proprietaria di casa ci fornisce la sua testimonianza, molto dettagliata: “E’ successo alle 19.38. Lo so con esattezza perché nel momento in cui è partito l’allarme ho registrato l’ingresso grazie alle videocamere interne”.

    “Sono passati dal retro – spiega – Hanno aperto la finestra al piano terra. Uno è rimasto nel salone, dove abbiamo la videocamera, l’altro è andato in camera da letto. Poi sono saliti in lavanderia e sono scesi perfino in garage. Tutto questo in dieci minuti”.

    “Sicuramente cercavano la cassaforte – sostiene con convinzione – perché hanno spostato tutti i quadri, ma non ce l’abbiamo. Hanno rovesciato tutti i cassetti. L’allarme continuava a suonare. Non si è affacciato nessuno: la nostra casa è indipendente ma siamo circondati da vicini”.

    “Continuavo a guardarli dall’applicazione dello smartphone – prosegue – Mio marito ha chiamato i carabinieri: in quel momento a Tavarnelle era in servizio la pattuglia dell’Impruneta, che è arrivata dopo dieci minuti”.

    “A quel punto sono scappati – ci dice ancora – Sono passati dalle proprietà dei vicini: sono state abbassate le reti messe al confine delle proprietà”.

    “Erano in due – aggiunge – Erano vestiti esattamente allo stesso modo: indossavano giacche a vento e scarpe da ginnastica. Non si vede il volto dai filmati: avevano una maschera. Uno aveva due cacciaviti. Nel video si sente anche il nome di uno dei due”.   

    “Parlavano in albanese – sottolinea – precisamente in un dialetto del nord: lo so perché ho fatto ascoltare l’audio a un’amica albanese. Prima di andare via uno ha detto all’altro in italiano: “Qui non c’è nulla”, ma con un linguaggio decisamente più scurrile”.

    “Abbiamo subito un altro furto il 28 luglio intorno alle 21, con le stesse modalità – dice ancora – Non avevamo ancora le telecamere ma avevamo l’allarme. Un grande aiuto venne dal vicino che iniziò a gridare e così li mise in fuga. Passarono dal suo giardino, se li ritrovò faccia a faccia: erano tre”.

    “Secondo me sono stati gli stessi. Sono passati dalla stessa finestra. Conoscevano la strada: appena entrati nel salone, uno dice all’altro: “Va’ di là”, cioè in camera. L’altra volta erano riusciti a entrare ma furono subito costretti a scappare”.

    “Il giorno successivo sono stata a sporgere denuncia – conclude la signora – Ho riferito tutto quanto ai carabinieri e ho consegnato loro tutti i filmati e le foto”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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