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venerdì 19 Aprile 2024
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    Barberino Tavarnelle, bambini spostati alla scuola dell’infanzia: la dirigente scolastica replica alle famiglie

    "Dispiacere per i difetti comunicativi che ci sono stati in questa fase, che però non cambiano la sostanziale correttezza e necessità di fare quanto fatto"

    BARBERINO TAVARNELLE – Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un articolo in cui alcuni genitori (32) di bambini che frequentano la scuola dell’infanzia di Barberino Tavarnelle, protestavano per la scelta (nel merito e nel metodo) di spostare 12 di loro nel prossimo anno scolastico.

    # Scuola infanzia Barberino Tavarnelle: “I bambini spostati dalle classi come pacchi”

    A questo proposito riceviamo e pubblichiamo la replica della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani”, Paola Salvadori.

    Dopo aver parlato personalmente con tutti i genitori delle bambine e dei bambini della scuola dell’infanzia “La Casa del Sole” che lo hanno richiesto, e spiegato le motivazioni didattico-educative (e non organizzative) che hanno spinto la scuola a fare questo riequilibrio delle sezioni, scrivo per chiarire ulteriormente alcune inesattezze riportate.

    Aggiungo, per completezza dell’informazione, che ho manifestato ai genitori il mio personale dispiacere per i difetti comunicativi che ci sono stati in questa fase, che però non cambiano la sostanziale correttezza e necessità di fare quanto fatto.

    Premetto che la formazione delle classi è un compito che la Legge assegna al dirigente scolastico.

    All’inizio dell’anno scolastico, con delibera del Collegio docenti, si è deciso di costituire una commissione per la formazione classi i cui componenti sono docenti dei tre ordini di scuola, per poi sottoporre le proposte alla dirigenza.

    La commissione ha iniziato a lavorare per formare le classi a fine giugno e lì, nel momento di inserire i nuovi bambini di 3 anni nelle sezioni, sono emerse le problematiche.

    Quindi i genitori sono stati avvertiti con una circolare di fine giugno, che si sarebbe lavorato per riequilibrarle.

    Da qui nasce la prima inesattezza: non è vero che ciò sia stato deciso perché “per errore di programmazione” c’è una sezione tutta di bambini di 4-5 anni.

    La sezione si è costituita così due anni fa per motivi assolutamente estranei alla nostra programmazione, che sono stati prevalentemente dovuti all’apertura del plesso di Marcialla, con la conseguente scelta di molte famiglie di trasferirsi, o iscriversi lì.

    Oltre ovviamente l’emergenza sanitaria che ci ha portato a cercare di diminuire il numero delle bimbe e bimbi presenti nelle varie sezioni.

    Inoltre, durante questo anno scolastico nella suddetta sezione c’è stata una certificazione da L.104/92 che ci impone di non superare il numero di 22 bambine/i per sezione; quindi non abbiamo potuto inserirvi un numero congruo di bambine/i di 3 anni.

    I bambini di 3 anni sarebbero dunque stati messi prevalentemente in un’altra sezione, continuando ad avere nel futuro sezioni sbilanciate da un punto di vista didattico.

    Infatti il nostro Istituto ha da sempre scelto di avere sezioni miste per età, per poter lavorare sulla verticalizzazione (le “balene” che accolgono e “guidano” i pesciolini”) e per fasce d’età, scomponendo, per alcune attività i gruppi classe.

    2) La seconda inesattezza è che “saranno cambiate le insegnanti per esigenze interne e non per il turn-over”.

    Ciò non è assolutamente vero. C’è un normale turn-over, dovuto a trasferimenti e pensionamenti non ancora reintegrati in organico.

    Ci sarà uno spostamento di un insegnante dovuto al mio voler rafforzare una sezione e dare quindi a tutte e cinque le sezioni almeno un docente che possa garantire la continuità didattica ed educativa.

    3) È stato scritto che la dirigente scolastica ha voluto “tranquillizzarci perché…comunque i bambini si adattano”.

    Non è stata assolutamente questa la mia motivazione né queste le mie parole.

    Ho spiegato ai genitori che dal 2012, cioè dalla pubblicazione delle Indicazioni nazionali per il curricolo, la continuità relazionale (docenti-gruppo classe) non è più considerata un “valore” da garantire, anzi, la moderna pedagogia ha visto come sia fondamentale a volte interrompere dei rapporti che causano cliché o demotivazioni varie nelle bambine e nei bambini.

    Infatti, spesso si parla di scuola come “fortuna” o “sfortuna” di aver avuto un tale insegnante o un certo gruppo classe.

    La tutela della continuità relazionale va fatta solo ed esclusivamente per i bambini con certificazione ex L.104/92 e per questi sappiamo bene come molto spesso ci è impossibile garantirla per scelte e politiche governative che non dipendono dalla scuola.

    Le più avanzate ricerche dell’INDIRE (Istituto Nazionale per la documentazione e ricerca educativa) vanno nella direzione di scomporre il più possibile i gruppi classe e ricomporli per attività, progetti e momenti didattici.

    Ciò per garantire la relazione “aperta” l’utilizzo di ambienti di apprendimento innovativi e laboratoriali, il confronto dei docenti e togliere finalmente la variabile “fortuna” dalla vita scolastica.

    Ho detto infine ai genitori, che il compito degli adulti di riferimento – quindi prevalentemente la scuola e le famiglie – deve essere quello di aiutare le bambine e i bambini a superare gli ostacoli della vita e non a rimuoverli dal loro cammino, perché la vita non lo farà.

    La scuola è pronta a guidare queste bambine e bambini a superare le iniziali difficoltà di trovarsi in gruppi nuovi ed in parte con docenti nuove, spero lo siano anche le famiglie.

    Con l’occasione invio i miei più cordiali saluti e buone vacanze.

    La dirigente scolastica, professoressa Paola Salvadori

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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