BARBERINO TAVARNELLE – Si intensifica la lotta contro i furbetti dei rifiuti a Barberino Tavarnelle.
Grazie al lavoro degli ispettori ambientali il Comune prosegue il lavoro di tutela ambientale e intensifica i controlli, finalizzati a prevenire e contrastare il fenomeno degli abbandoni dei rifiuti al di fuori dei contenitori destinati al corretto conferimento.
Sono quattro i verbali che sono stati registrati nelle ultime due settimane per abbandono di rifiuti di vario genere.
In varie aree del territorio comunale, in prossimità delle postazioni dei cassonetti, sono stati rinvenuti vernici pneumatici, tubi, materiale edile.
Le località interessate sono Barberino Val d’Elsa, Pietracupa, Sant’Appiano e Strada Canaglia.
Attraverso il presidio e l’attività di monitoraggio, costante e capillare, degli ispettori ambientali sono stati individuati i responsabili degli abbandoni, accertate le infrazioni e comminate le relative sanzioni.
“I dispositivi e le figure di controllo, quali le fototrappole e il lavoro degli ispettori ambientali, sono strumenti fondamentali per ridimensionare il fenomeno degli abbandoni” dichiara il sindaco David Baroncelli.
In questo modo, spiega il primo cittadino, “riusciamo ad individuare chi infrange le regole. Anche nel rispetto dei tantissimi cittadini, e nella nostra comunità sono davvero la gran parte, che al contrario fanno dell’amore per l’ambiente il proprio stile di vita”.
La lotta antifurbetti del Comune di Barberino Tavarnelle si avvale anche delle fototrappole, una rete di apparecchiature di sorveglianza, costituita da telecamere dislocate in alcuni dei punti più cruciali del territorio.
Si tratta di decine di occhi elettronici, diffusi capillarmente, che permettono di risalire all’identità dei responsabili, sanzionare le violazioni e migliorare in qualità e quantità la differenziazione dei rifiuti.
“Continueremo a contrastare i comportamenti – promette il sindaco – che violano le disposizioni di legge. E lavoreremo per ridurre questo malcostume, purtroppo sempre più diffuso soprattutto nelle aree di campagna”.
“Perché riteniamo necessario dimostrare – conclude – che la corretta gestione dei rifiuti urbani possa risultare efficace solo se ognuno di noi si impegnerà a metterla in pratica”.
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