BARBERINO TAVARNELLE – Un 25 aprile solenne, celebrato insieme ad oltre 60 ragazze e ragazzi dell’Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani” che, coordinati dalla professoressa Lucia Salvietti, hanno dato tridimensionalità ai libri di storia e a quello che i testi scolastici riportano appena.
I giovani hanno ripercorso le storie della Resistenza, hanno ricordato le parole dei padri e delle madri della Costituzione italiana, hanno deposto le corone ai monumenti ai caduti in ogni frazione e località, hanno partecipato con consapevolezza all’80 anniversario della Liberazione dall’oppressione nazifascista. Con un garofano rosso in mano rivolto verso il cielo.
A Barberino Tavarnelle è stato solo uno degli eventi organizzati per celebrare il giorno della Liberazione.
“Questo è stato il nostro miglior modo di vestire di valori contemporanei la Resistenza – ha dichiarato il sindaco David Baroncelli – sapere da che parte stare e condividerlo con le nuove generazioni e le tantissime persone che quest’anno ci hanno accompagnato in ogni tappa del percorso nei luoghi della memoria del territorio dedicato alla cultura antifascista: Vico, Barberino, Tavarnelle, San Donato, Sambuca, Pratale, Marcialla”.
“E’ stato scegliere di vivere e rievocare insieme ai nostri giovani la libertà, la democrazia – ha ripreso il sindaco – quei principi che non sono astratti ma che oggi rappresentano la concretezza più preziosa della cultura civica e ci permettono di vivere bene, di esprimerci senza paura, studiare, conoscere, lavorare, curarci, essere chi vogliamo”.
“Abbiamo il dovere – ha rimarcato – di custodire, tutelare, coltivare ogni giorno i diritti inviolabili che coloro che sono morti nella lotta contro il fascismo e il nazismo, da vittime civili e militari, da partigiane e partigiani, da uomini e donne che credevano in un futuro diverso, imbracciando le armi o semplicemente rifiutandosi di obbedire al regime, ci hanno donato coscientemente”.
“Abbiamo reso omaggio alla vita di chi è morto per noi – ha detto in conclusione Baroncelli – abbiamo piantato nuovi fiori della Resistenza, perché il mondo possa continuare a crescere nella speranza e credere nella forza salvifica della Pace”.
La giornata del 25 aprile, promossa e organizzata dal Comune di Barberino Tavarnelle si è arricchita del contributo di Matteo Mazzoni, direttore dell’Istituto Storico della Resistenza in Toscana che ha dedicato il suo discorso al valore attuale della partecipazione democratica ed in particolare alle donne che hanno fatto la Resistenza.
“E’ fondamentale sottolineare – ha detto Mazzoni – il ruolo delle donne che non hanno fatto solo l’assistenza ai prigionieri ma hanno accolto e protetto i soldati in fuga, gli ebrei, gli antifascisti, i giovani renitenti alla leva, tre donne che il 25 aprile non c’erano e non hanno potuto festeggiare perché furono picchiate, violentate e uccise dai nazifascisti prima della Liberazione come l’aretina Modesta Rossi, la grossetana Norma Parenti e la bolognese Anna Maria Enriques Agnoletti, partigiana fucilata nei boschi di Cercina”.
“Oggi – ha incalzato – abbiamo il dovere di conoscere quella Storia e quelle storie perché non abbiamo più i testimoni che le raccontano e perché oggi è in pericolo quella democrazia che era nata dalla Resistenza, è sotto attacco di nuove forme di autoritarismo che dall’interno la stanno erodendo, questa festa deve essere non solo la Liberazione di 80 anni fa ma la festa del futuro e dell’Italia di domani che potrà resistere ancora in nome dei valori e dell’esempio dato dalle donne e dagli uomini della Resistenza”.
“I primi ad essere chiamati siamo noi – ha concluso Mazzoni – sono tutti i giovani che con le loro scelte di coerenza terranno vivo il ricordo di quel sacrificio e continueranno a tramandarlo”.
Le iniziative sono state accompagnate dagli interventi musicali della Filarmonica “Giuseppe Verdi” e si sono concluse con un bel momento conviviale trascorso insieme ai volontari e alle volontarie del circolo Arci La Rampa, incorniciato dalle letture “Patria, donne e libertà” con i testi a cura dell’attore e regista Massimo Salvianti.
Nel pomeriggio la sala del Cinema Olimpia di Tavarnelle ha proposto il film documentario “Flora” di Martina De Polo, con Flora Monti, Deina Palma.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto alla dirigente scolastica Anna Maria Pia Misiti e a tutto il personale docente, per il percorso delle letture che ha coinvolto le ragazze e i ragazzi, rendendoli protagonisti di un cammino che da anni il Comune di Barberino Tavarnelle sostiene, promuove e valorizza.
Con l’obiettivo di stringere un legame sempre più forte tra il mondo della scuola e la cultura della memoria.
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