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giovedì 20 Marzo 2025
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    La segretaria tavarnellina Forconi ha rimesso il mandato per la nuova fase costituente

    Un passo indietro che in realtàrappresenta la rincora per un balzo in avanti: è il succo della proposta politica presentata dal segretario del Partito democratico di Tavarnelle, Paola Forconi, ai direttivi dei circoli Pd di Barberino-Tavarnelle.

    "All'indomani del risultato elettorale – scrive Forconi nel documento che ha letto davanti alla sua segreteria – la segreteria di Tavarnelle si è incontrata costantemente sia per aprire una riflessione interna, sia per commentare i dati elettorali nazionali che  locali, e per cercare di convocare insieme a Barberino i due direttivi. Dopo un sentimento  d'incredulità e di amarezza, vissuto  da  tutti noi, dopo lo scrutinio, abbiamo preso  atto della difficile situazione  del nostro partito di non poter governare , ma pensiamo anche alle difficoltà  per noi segretari ,se pur di piccoli circoli, per questo la segreteria di Tavarnelle ha  scelto e condiviso di uscire con una proposta politica".

     

    Poi passa ad alcune riflessioni sul dato nazionale: "Devo ricordare che sono stata eletta nel congresso che ha nominato segretario generale Bersani, pertanto  sostengo le sue proposte e  le sue “ricette” che avrebbero ridato  speranza  e respiro al nostro Paese.  Forse, lo hanno capito  meglio gli italiani all'estero, che  difatti con  il loro voto hanno  premiato  il  programma del Partito democratico. Non dico che le proposte del nostro partito fossero le uniche soluzioni, per far uscire la nostra nazione da una crisi generale, ma ribadisco con forza erano e sono le più giuste. Altresì è bene sottolineare che ogni elettore ha votato nella sua piena e totale libertà di pensiero, sia chi abbia sostenuto Berlusconi, o Grillo. Sicuramente, verso il primo, voti di un passato nostalgico, verso il secondo di protesta. Di sicuro non è stato un voto “ragionato”, fatto di valutazioni entrando nel merito delle questioni".

    "La situazione politica in generale dell'ultimo ventennio – sottolinea –  ha messo in crisi i partiti e con essi i loro valori, incrementando alla fine un 'idea  di“populismo” di protesta di massa, di appiattimento del fare politico locale , spesso a traino delle scelte delle amministrazioni locali. Dai risultati elettorali si evince che c'è stata una svolta storica, niente sarà  più come prima, di questo la segreteria ne è  pienamente cosciente   e convinta che per rilanciare la politica del nostro circolo  e del nostro territorio si debba  riconsiderare, lo scopo stesso dello stare insieme e delle prospettive politiche, che questa scelta ci offre".

     

    "Pertanto – è la decisione – con grande senso di responsabilità e permettetemi anche di coraggio,  in modo irrevocabile, rimetto il mio mandato di segreteria  e insieme quello della mia segreteria".

     

    Ma, come detto, Forconi e la segreteria del Pd tavarnellino lo fanno come una sorte di rincorsa verso il futuro, non come un ammainare le vele: "Di conseguenza – spiega – questo ci consente di avviare una fase costituente, che dopo anni di tentennamenti, vedrà la nascita di un circolo unico. Sarà  nostro impegno con i compagni e amici di Barberino trovare la formula più adeguata, quindi indire a breve termine un congresso straordinario, o assemblea costituente, ovviamente in accordo con la direzione provinciale; per eleggere la nuova classe dirigente, che guiderà il partito nei prossimi impegni elettorali, quali  le possibili nuove elezioni politiche,  e le amministrative del 2014".

     

    "Le sfide che ci attendono – evidenzia Forconi – sono enormi e siamo certi che sapremo affrontarle con mezzi e persone all'altezza, sappiamo anche, che abbiamo  bisogno nel nostro territorio di prospettive  per scaldare gli animi, non possiamo più vivere alla giornata, ma dobbiamo essere i traghettatori per un nuovo assetto, che crei opportunità e orizzonti più vasti. E' una proposta di  forte rilancio, ma anche generosa e come tale va accolta, nessuno abbandona la nave e non ha importanza fare il capitano o il mozzo, come dice Bersani, l'importante è  traghettare la nave  in porto".

     

    Poi batte su un tasto molto sentito a Tavarnelle: "Non aspettiamo che altri scippino quello che pensiamo e su cui abbiamo lavorato in questi anni, cioè la fusione dei due Comuni, questo sarebbe un segnale importante per i messaggi che la società civile (grillini e non solo) ci mandano: sobrietà della politica, tradotta in meno poltrone, più opportunità per i cittadini e dieci anni ulteriori di finanziamenti corposi  su cui impostare  nuove politiche  vicino al comune sentire, sia sul sociale che sullo sviluppo e  per il lavoro".

    "Il passo indietro – spiega ancora – deve essere inteso anche come esempio, verso i più giovani che intendono far politica. Sempre ricordando le parole del nostro segretario generale, prima dobbiamo guardare al bene del Paese, poi a quello del partito in ultimo al nostro. Ricordo che in questo direttivo c'è sempre stata apertura, ascolto e disponibilità per coloro che hanno lavorato per il partito, un po' meno per chi ha inteso seguire progetti e programmi politici più personali. Il direttivo dovrà essere un nuovo laboratorio politico, aperto a persone che hanno voglia d'intraprendere un percorso che alla fine sia anche formativo. Dovremo avere un “forum”  aperto in modo costante, trovando quei canali di comunicazione e d'informazione più appropriati ai nostri tempi".

    "Sono sicura – conclude – che per coloro che avranno voglia di fare non mancherà lo spazio, ma perchè tutto  ciò  avvenga è giusto affrontare un cambiamento radicale,  ecco la necessità urgente che ognuno di noi sia disponibile ha mettersi in gioco per il bene del partito e delle nostre comunità di Tavarnelle e  di Barberino".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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