MARCIALLA (BARBERINO TAVARNELLE) – Poteva finire male, malissimo. Invece la tempestività dei soccorsi e, come talvolta capita, il fato benevolo, hanno fatto sì che per una 78enne di Marcialla la giornata di ieri, giovedì 15 settembre, si sia risolta con qualche ammaccatura e un sospiro di sollievo.
La donna era uscita con l’auto da casa la mattina: la figlia le aveva dato poi l’incarico di prendere i bambini a scuola, alle 12.30.
Ma la nonna non si è presentata; né è tornata a pranzo a casa.
Dalla scuola stessa hanno chiamato la figlia, per segnalarle che i bambini non erano stati presi da nessuno. E da lì è scattato l’allarme.
A coordinare le ricerche, con tutti gli strumenti del caso, anche tecnologici, i carabinieri della Stazione di Barberino Tavarnelle.
Ma niente da fare, la signora non si trovava.
Fino alla svolta, arrivata attorno alle 18: un uomo che abita vicino a lei ha notato qualcosa di strano a bordo della carreggiata, si è affacciato ed ha visto un pezzo di auto infilato dentro la vegetazione.
Se non ci fosse stato questa intuizione, nessuno sarebbe stato in grado di trovarla lì.
A quel punto è partito il recupero, con l’ausilio anche dei vigili del fuoco, oltre che l’intervento dei servizi di emergenza sanitari.
La donna era rimasta incastrata dentro l’abitacolo, con l’auto capovolta, dentro una selva di arbusti che la rendevano praticamente invisibile.
Una volta estratta è stata trasportata presso l’ospedale Santa Maria Annunziata di Ponte a Niccheri.
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