BARBERINO TAVARNELLE – La soddisfazione con la quale le amministrazioni comunali coinvolte (in primis quella di Barberino Tavarnelle) hanno presentato la strutturazione del protocollo d’intesa sull’ampliamento delle attivitĂ della distilleria Deta, fa “a cazzotti” con la posizione espressa dal Comitato tutela e difesa della Val d’Elsa.
Una posizione espressa sia durante l’incontro online andato in scena nei giorni scorsi, in cui cittadini e imprenditori sono tornati a criticare in modo assoluto la scelta.
Sia in una breve nota. Poche righe in cui tornano a mettere in chiaro tutta l’opposizione a questa decisione.
“Purtroppo – scrive il Comitato sui suoi canali social – i termini di questo protocollo calpestano completamente le richieste di rallentare i tempi del progetto da parte del Comitato”.
“Calpestano – accusano – le preoccupazioni del comitato e calpestano il diritto di ricevere informazioni piĂą precise della cittadinanza”.
“Quali saranno i volumi di lavorazione in futuro? – domandano – Il modello diffusionale, utilizzato in maniera superficiale da Arpat Toscana,riuscirĂ a prevedere quello che succederĂ ?”.
“Queste domande – rincarano – e tante altre ancora rimangono senza risposta”.
“Chiediamo che il protocollo non venga firmato – conclude il Comitato – per poter avere il tempo di condurre le nostre valutazioni. Senza le pressioni di un grande gruppo che sta prepotentemente entrando in un territorio senza rispettarlo e senza rispettare i suoi cittadini”.
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