BARBERINO TAVARNELLE – Il Tribunale di Firenze ha accertato e dichiarato la responsabilità delle forze armate tedesche del Terzo Reich sia per il crimine contro l’umanità perpetrato con l’uccisione di 12 civili nella radura di Pratale (nei giorni successivi si aggiunse la tredicesima vittima), tra cui Giuliano Lotti, padre di Mirella, la sera del 23 luglio 1944.
Sia per il crimine di guerra perpetrato con torture e uccisione nei confronti di Egidio Gimignani a San Donato in Poggio il 20 giugno 1944.
Gli esiti delle sentenze emesse dal Tribunale di Firenze rispetto alle vicende storiche della strage di Pratale e all’uccisione di Egidio Gimignani, avvenute nel territorio comunale di Barberino Tavarnelle e consumate per mano nazifascista a colpi di mitraglia nell’estate del ’44, sono state al centro dell’intervento che ieri il sindaco David Baroncelli, ha tenuto nella sala Caduti di Nassirya di piazza Madama a Roma.
L’iniziativa, convocata del senatore Dario Parrini, è consistita in una conferenza stampa sui “Risarcimenti per crimini Terzo Reich in Italia: problemi e prospettive”.
Nell’accoglimento di entrambe le istanze avanzate dai familiari, curate dai legali fiorentini, gli avvocati Iacopo Casetti e Vittoria Hayun, il giudice ha condannato la Repubblica federale di Germania al risarcimento dei danni in favore di Mirella Lotti, figlia di Giuliano, e di Katia e Sergio Poneti, nipoti di Egidio Gimignani.
Risarcimento che però verrà garantito da un Fondo apposito istituito nei mesi scorsi dal Governo italiano.
Strage di Pratale e uccisione di Egidio Gimignani, sentenza storica del Tribunale di Firenze
“È un riconoscimento di ordine morale – dice il sindaco – che sottolinea la gravità dei misfatti compiuti nel nostro territorio che hanno causato la lesione dei diritti inviolabili delle persone, nel caso specifico dei civili di Pratale e del partigiano di San Donato in Poggio”.
“La Toscana tutta ha pagato a caro prezzo la barbarie nazifascista – continua Baroncelli – le sentenze emesse, tra le prime a livello nazionale dopo l’istituzione del fondo di garanzia per il risarcimento dei danni a favore dei familiari delle vittime del Terzo Reich, riconoscono dal punto di vista della giustizia la verità di ciò che accadde in quel dolorosissimo passaggio del fronte che ha causato numerosi eccidi”.
San Donato in Poggio: fu torturato e ucciso dai nazisti. I nipoti chiedono risarcimento alla Germania
I familiari delle vittime si sono appellati nello specifico al decreto-legge n.36 del 2022 all’art. 43 , la norma entrata in vigore un anno fa che ha istituito un fondo di garanzia per risarcire le vittime, o i loro familiari, per crimini compiuti dalle forze del Terzo Reich.
“Il Comune di Tavarnelle prima e di Barberino Tavarnelle poi è stato sempre al fianco dei familiari delle vittime nella ricerca continua, costante, collettiva della verità – rivendica il sindaco Baroncelli – sulla ricostruzione particolare di questi due efferati episodi abbiamo lavorato sul piano storico-scientifico, educativo, sociale, divulgativo per farne una storia universale che potesse essere conosciuta dal maggior numero di persone ed entrare nelle scuole, nelle case, nelle vite delle famiglie di Barberino Tavarnelle”.
“Il nostro è stato un percorso lungo e capillare di coinvolgimento – prosegue ancora – un cammino civile e umano che ha favorito la partecipazione attiva di cittadini, associazioni, studenti perché crediamo che tradurre la conoscenza di questi terribili fatti in un impegno culturale di tutta una comunità possa continuare a costruire e diffondere i valori della democrazia, della libertà, della convivenza pacifica e dell’uguaglianza dei diritti”.
Il percorso trasversale di recupero, valorizzazione e conservazione della memoria ha permesso al Comune di Barberino Tavarnelle di essere insignito della medaglia d’oro al merito civile per i fatti di Pratale.
Il riconoscimento, comunicato alcuni mesi fa alla giunta Baroncelli, è conferito dalla Presidenza della Repubblica Italiana.
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