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giovedì 3 Luglio 2025
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    Sorrisi e commozione hanno incorniciato la terza edizione de “Il Marzocco” di Barberino Tavarnelle

    Un atto d'amore collettivo per Barbara Enrichi, la Filarmonica di San Donato in Poggio e il Cinema Olimpia di Tavarnelle

    BARBERINO TAVARNELLE – Una serata piena di gratitudine e ricca di emozioni, quella che nell’area estiva della Pineta di Barberino Val d’Elsa, domenica scorsa, ha acceso i riflettori sulle esperienze individuali e collettive che hanno impresso un segno virtuoso nell’evoluzione sociale e artistica e nella storia culturale del territorio.

    I volti, i percorsi, l’impegno civico, i traguardi raggiunti di tre nomi, tre realtà accomunate dalla capacità di costruire senso di comunità generando valori culturali come tasselli di un patrimonio che investe sul bene comune, sono stati premiati con il conferimento del Premio “Il Marzocco” di Barberino Tavarnelle.

    Il riconoscimento istituzionale, ideato e organizzato dal presidente del consiglio comunale Alberto Marini, che quest’anno per la terza edizione è stato assegnato all’attrice Barbara Enrichi, all’associazione La Filarmonica “Giuseppe Verdi” di San Donato in Poggio e all’associazione Cinema Olimpia di Tavarnelle.

    A fare gli onori di casa, nell’ambito della giornata dedicata al Patrono, San Pietro Apostolo, sono stati il presidente del consiglio comunale Marini e il sindaco David Baroncelli, insieme alla commissione che ha valutato e selezionato le candidature proposte dai cittadini e dalle cittadine.

    Costituita da Manola Bartalini, Paolo Bazzani, Fabrizio Cresti, Donella Carusi, Sofia Baldini, oltre al sindaco e al presidente del consiglio comunale.

    Nel coordinare la serata, peraltro molto partecipata, il presidente Marini ha evidenziato l’importanza istituzionale del riconoscimento, figlio della riunificazione delle allora amministrazioni comunali di Barberino Val d’Elsa e Tavarnelle, e dei rispettivi premi “Terra di Semifonte” e “Il Passignano”.

    “E’ un premio che nasce dall’unità, dalla comunanza di intenti – viene spiegato – e racconta l’unicità, il talento, il senso di cura, il coraggio di credere in ciò che muove il pensiero e lo spirito, il premio identifica e amplifica il sogno del singolo che difende un’idea plurale e la tramuta in una leva che progetta e arricchisce il futuro di un’intera comunità”.

    “Il nostro – viene aggiunto – è un territorio che pulsa di vitalità artistica, culturale, sociale, modello di solidarietà e fonte di ispirazione inesauribile soprattutto per i giovani, lo dimostra il fatto che ogni anno riceviamo tante candidature da parte dei cittadini e delle cittadine, segno di una chiara volontà di prendere parte attivamente alla vita istituzionale del nostro paese”.

    Ai premiati sono stati consegnati una pergamena, il sigillum comunis ed una spilla d’oro raffigurante l’emblema araldico del Comune di Barberino Tavarnelle.

    Ad esprimere tutta la sua commozione è stata Barbara Enrichi, che ha tenuto a sottolineare lo stretto legame che la tiene affettivamente e culturalmente vicina al territorio e alle sue origini.

    “Poter condividere questo riconoscimento con una comunità così viva e sensibile – ha detto Enrichi – è per me una delle gratificazioni più autentiche, dedico il premio a chi ha creduto in me quando i riflettori erano spenti, a chi lavora dietro le quinte, ai maestri che mi hanno formato e ai colleghi con cui ho condiviso questo meraviglioso viaggio fatto di palcoscenici, set e sogni”.

    “Il teatro, la televisione e il cinema – ha spiegato – ci insegnano a guardare il mondo con occhi nuovi, ad entrare nei panni degli altri, ad ascoltare, spero che questo riconoscimento possa essere di incoraggiamento anche a chi vuole cimentarsi in questo mestiere e sta muovendo i primi passi. Quello che auguro a tutti è di non smettere di cercare la verità nei personaggi e nelle storie e di raccontarla con coraggio. Ringrazio il Comune per questa calorosa accoglienza, porterò il Marzocco di Barberino Tavarnelle con me come simbolo di forza, memoria e speranza”.

    L’espressione di gioia disegnata sul volto di Tommaso Franceschini è stata più eloquente di qualsiasi parola.

    Il presidente della Filarmonica sandonatina ha restituito al pubblico, ed in particolare ai giovani volontari presenti alla cerimonia, tra le colonne portanti dell’associazione, la piena soddisfazione per il conseguimento del premio, un sentimento condiviso con chi ha scritto la storia secolare della preziosa realtà sandonatina e chi oggi la porta avanti a poco più di venti anni.

    “Sono cent’anni che la Filarmonica di San Donato in Poggio lavora con la finalità di favorire l’interesse pubblico – ha sottolineato con orgoglio – Tutto nacque dal senso di responsabilità e dall’impegno civico di un gruppo di diciotto uomini che iniziarono a promuovere il linguaggio delle note, attraverso la creazione e lo sviluppo di una formazione bandistica e l’avviamento all’alfabetizzazione musicale rivolta a tutti i residenti”.

    “Purtroppo della banda oggi ci resta solo una foto ingiallita dell’epoca – ha detto ancora Franceschini – ma la Filarmonica è rimasta, ha cambiato i connotati, si è innovata e ha generato nuova linfa vitale, possiamo affermare che l’associazione nata nel gennaio del 1925 è il cuore pulsante di tutto il borgo, al Circolo ci si ritrova, si scambiano e si confrontano idee, si elaborano progetti collettivi e si realizzano rassegne di teatro, cinema, serate musicali, ristorazione”.

    “Siamo 120 volontari e un comune denominatore – ha concluso – Coinvolgere la comunità, rendere partecipi soprattutto le nuove generazioni alle quali gradualmente passare il testimone. Un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno permesso di raggiungere questo traguardo con il loro operato quotidiano, costante ed energico”.

    Sono state due “cinefile” incallite a ritirare Il Marzocco di Barberino Tavarnelle: Giulia Casamonti e Roberta Zazzeri che, insieme al folto gruppo di volontari e volontarie, al Cinema Olimpia si dedicano tutto l’anno, coltivano passioni e si adoperano per accrescere le occasioni di crescita sociale e arricchimento culturale a ritirare il premio.

    “Da 40 anni il Cinema Olimpia, gestito interamente da volontarie e volontari, propone film di qualità in una piccola sala di paese – hanno detto – Un ringraziamento al Comune ed in particolare all’Istituto comprensivo “Don Lorenzo Milani”, alla dirigente Anna Maria Pia Misiti e al personale scolastico, con il quale l’associazione lavora da tempo per avvicinare gli studenti e le studentesse alla cultura dell’immagine con il progetto “Lanterne magiche”, rivolgiamo un invito a godere della rassegna estiva allestita, come ogni anno nel cortile, della scuola primaria “Andrea da Barberino” di Bustecca aperta a tutti fino al mese di settembre e naturalmente a raggiungerci al Cinema Olimpia, nostro luogo del cuore, nel periodo invernale”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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