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sabato 2 Agosto 2025
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    Tavarnelle, nuova truffa: “Mi hanno rubato la collanina fingendo di ripulirmi dalla deiezione di un uccello”

    E' accaduto nella zona del campo sportivo a un 65enne: "Vi ho contattato per raccontarlo pubblicamente perché è una modalità strana, e cerco di mettere tutti in guardia"

    BARBERINO TAVARNELLE – Fra le tante casistiche di truffa delle quali, purtroppo, abbiamo dato conto in tutti questi anni, quella della falsa deiezione di uccello mancava.

    E’ accaduto ieri, venerdì 31 luglio a Tavarnelle, nella mattinata. A raccontarci la disavventura è colui che l’ha subita.

    “Stavo passeggiando nella zona del campo sportivo – inizia Giuseppe, 65 anni – quando vedo passare un’auto, che si ferma un po’ più avanti”.

    “Era una Dacia bianca, con a bordo due uomini – prosegue – Uno di loro è sceso: abbastanza giovane, carnagione olivastra, un metro e settanta circa, un cappello e uno zaino”.

    “Quando mi passa accanto – prosegue – sento come un qualcosa di liquido che mi cade addosso. Lui, in italiano stentato, dice… uccello, uccello. Come si mi fosse caduta addosso la deiezione, che so, di un piccione”.

    “Il caso vuole – commenta amareggiato – che proprio il giorno prima fosse accaduto a mia figlia, a Firenze: dove si era ritrovata con tutto quanto… in testa”.

    “E’ stata una questione di attimi – continua nel suo racconto Giuseppe – Il ragazzo mi ha dato una salviettina, mentre mi ha aiutato a pulirmi la schiena”.

    Poco dopo, l’amara scoperta: “Mi sono accorto di non avere più al collo la mia collanina d’oro. Che oltre ad avere un valore economico lo aveva, ovviamente, anche affettivo”.

    “Ero in canottiera – riflette Giuseppe – e devono aver visto che avevo la collanina mentre passavano in auto. Non ritengo si essere sveglissimo., ci mancherebbe, ma una cosa del genere pensavo non mi potesse capitare. E non ne avevo mai sentito parlare”.

    A Giuseppe non è rimasto altro da fare che sporgere denuncia presso la Stazione dei carabinieri di piazza Matteotti.

    “Vi ho contattato per raccontare pubblicamente quanto mi è accaduto – conclude il 65enne – perché è una modalità strana, e cerco di mettere tutti in guardia”.

    ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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