TAVARNELLE (BARBERINO TAVARNELLE) – Paolo Calosi, “Paolone”, si è spento oggi, lunedì 30 agosto, a 78 anni, dopo una malattia che lo aveva fiaccato ma mai vinto.
Prima delle complicazioni finali infatti, Paolo non aveva mai messo nel cassetto la sua testa pensante e le sue battute, approfittando dei social per diffonderle. Concludendo sempre con un “Evviva la vita!”.
Magari gli sarebbe piaciuto, sarebbe piaciuto a molti, farlo in mezzo agli stand di una Festa de l’Unità. Ma tant’è.
Così oggi, quando la notizia della morte si è diffusa, sono stati propri i canali social a veder fiorire commozione, affetto e ricordi.
In particolare da parte di chi ha compiuto, insieme a Paolo, un percorso di vita politica.
Iniziando da sindaco di Barnerino Tavarnelle, David Baroncelli: “C’è una poesia infinita in ogni sguardo che hai dato alla vita. C’è una passione inesauribile per la politica come impegno civico e come dovere prima che come affermazione personale. C’è una delicatezza straordinaria insista in ogni gesto per gli altri, anche il più duro se e quando necessario”.
“Hai dato tanto a chi ha saputo ascoltare – conclude il “suo” sindaco – passione delicatezza e poesia, a tutte e tutti noi. Mi hai dato tanto, tanto e ancora tanto dentro di me deve essere “imparato”, ogni giorno. Ciao Compagno. Ciao Paolo”.
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O come Graziano Cioni ad esempio: “Ci ha lasciato anche Paolone Calosi, compagno e amico di tante lotte. Grande dispiacere. Ciao Paolone”.
“Una vita dedicata alla politica – scrive Damiano Sforzi – alla gioia di stare insieme, ai valori della sinistra. Ha insegnato a tutti noi come si può essere orgogliosi di far parte di un partito con generosità e intelligenza. Mi mancherai Paolone Calosi ma ti porterò per sempre con me”.
“La meraviglia delle Feste e dei suoi fine serata – sono parole di Lorenzo Zambini – la meraviglia di Paolone Calosi e di quel gran impasto di vitalità, generosità e umanità che trasmetteva con naturalezza. Anche su questo mezzo freddo che è Facebook avevi ragione a dire sempre a tutti: Evviva la vita!”.
Scrive Daniele Lorenzini: “Ciao Paolone, in questi anni ci siamo incontrati tante volte. Abbiamo parlato, ci siamo confrontati ma siamo rimasti sempre vicini. Le parole che vorrei scrivere sarebbero molte di più, ma mi pare più importante salutarti e dirti che Ti ho sempre voluto bene. Ciao Paolone”.
Queste invece le parole di Serena Spinelli, oggi assessora regionale: “Stamani ci ha lasciato Paolo Calosi. L’amico e il compagno Paolone. Chi ha passato gli anni nella sinistra fiorentina, tra i tavoli e le cucine della Festa de L’Unità, non potrà dimenticare quell’omone dal carattere schietto, la battuta pronta, l’animo buono”.
“Ci ha insegnato cosa vuol dire essere compagni – prosegue – condividendo la passione, l’impegno e anche un po’ di sana follia. Mi ha insegnato a crederci sempre, a non arrendermi. La politica, la sinistra, l’arte contemporanea, la sua Tavarnelle, lo stare insieme. Ha dato tanto a tutti noi, così come al suo territorio. Paolone c’è sempre stato e ci mancherà tanto”.
“Oggi suona strano – conclude – ma la frase con cui chiudeva sempre qui su facebook era: “Evviva la vita!”. Mi piace ricordarlo così”.
Chiudiamo con il ricordo di Marco Gamannossi, anche se potrebbero essere tantissimi quelli che potremmo ospitare.
“Qualche giorno fa – scrive Gamannossi – Adamo mi aveva chiamato per dirmi che Paolone Calosi stava male. Senza più speranza. Stamani la notizia terribile. Paolone ci ha lasciati”.
“Chiunque abbia vissuto, per qualche giorno, qualche settimana o – per mia immensa fortuna – tanti anni di Feste de l’Unità – ricorda – sa quanto fosse fondamentale. Un personaggio immenso. Una vera colonna. Una persona che può insegnare a mezzo mondo il valore della bella politica, del volontariato, della bellezza del sorriso. Mi dedicò qualche mese fa dei pensieri bellissimi, carichi di affetto e di lucidità”.
“E io no caro Paolone – riprende – non ti avevo affatto dimenticato. Noi tutti non possiamo dimenticarti. È così complicato, porcaccia della miseria, racchiudere un’anima così bella in un post. Quindi cerco di fermarmi qui”.
“Pezzi della nostra storia che se ne vanno – scrive ancora Gamannossi – Di quel mondo che è stato – diciamocelo – troppo spesso messo all’angolo e talvolta anche offeso e cancellato col bianchetto. Ma qui mi scatta la rabbia, e quindi è meglio che lasci stare”.
“Formidabili quegli anni. Formidabili! – conclude – Questo sono stati. Paolone, è il momento dei saluti. Ti si vole un gran bene. Io ho gli occhi lucidi e non riesco più a scrivere. Salutaci Iorio, ì Sovietico, il Meme e Riccardo. In un abbraccio così grande che li contenga tutti”.
La famiglia di Paolo Calosi comunica che la salma sarà esposta a casa sua, a Tavarnelle, dalle 18.30 di stasera. Il funerale si terrà domani, martedì 31 agosto, alle 15.30 sul prato della Pieve di San Pietro in Bossolo, sempre a Tavarnelle.