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sabato 7 Giugno 2025
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    Durissimo ultimatum di Silvano Bandinelli, socialista, assessore allo sviluppo economico

    BARBERINO VAL D'ELSA – Sono mesi che chiede al Partito democratico e al mondo del centrosinistrra barberinese di indicare un percorso verso primarie di coalizione. Un percorso di partecipazione che porti a individuare il candidato del centrosinistra a succedere a Maurizio Semplici.

     

    Stanco delle mancate risposte adesso Silvano Bandinelli, socialista, assessore nella giunta Semplici allo sviluppo economico, ha deciso di dire basta e di lanciare il suo ultimatum al pd e al centrosinistra barberinese. Lo fa in questa intervista esclusiva al Gazzettino del Chianti.

     

    Bandinelli, ormai sono passati mesi da quando lei si candido' alle primarie per individuare il candidato del centrosinistra alle amministrative 2014. Poi…silenzio assoluto: che sta succedendo? La sappiamo abbastanza contrariato da questo punto di vista. Cosa si sente di dire al Pd e al centrosinistra barberinese?

    "E’ passato più di un anno da quando ho deciso di rendere nota la mia disponibilità a partecipare alle primarie per il centrosinistra e la scelta del candidato sindaco per le elezioni amministrative del maggio 2014. Da allora non ho notato nessun segnale da parte delle attuali forze politiche di maggioranza. In questo momento di caos totale nel centrosinistra e nel Pd in particolare, sia a livello nazionale che a livello locale, non nascondo una certa insofferenza. Dire che sono contrariato è un eufemismo. Ho fatto e sto facendo il mio dovere di amministratore e ogni volta di questo mi sento di ringraziare il sindaco Maurizio Semplici, che mi ha dato la possibilità di fare questa bellissima e impegnativa esperienza. Ma voglio anche capire cosa succede nella mia coalizione nel futuro percorso amministrativo. Non mi si può chiedere di partecipare alle primarie se ad oggi sono l’unico che ha avuto il coraggio di proporsi e parteciparvi". 

     

    Insomma, la pazienza è finita…

    "La mia pazienza sta volgendo al termine. E se qualcuno si illude di tirare la faccenda per le lunghe cercando col lanternino candidati alternativi al solo scopo di creare un clima di tensione e di caos, farà bene a venire a più miti propositi. Entro la fine dell’anno voglio che il centrosinistra renda noto quali e se vi sono candidati disposto a confrontarsi  in un percorso di primarie di coalizione. Se non usciranno altri nomi entro tale lasso di tempo, chiederò al centrosinistra di appoggiare la mia candidatura a sindaco come candidato unico.  A rimpiattino è bello giocarci da ragazzi, quando si cresce si deve avere il coraggio del confronto".

    Anche perché alla fine Obiettivo Comune si sta muovendo. Intanto ha presentato tre candidature nei giorni scorsi: non è che alla fine le primarie le fanno loro?

    "Obiettivo Comune ha legittimamente indicato le sue scelte riguardo le candidature. Trovo questo percorso estremamente corretto e limpido. Mi auguro di avere pari limpidezza nella mia coalizione. Mi auguro davvero che non siano soltanto loro ad adottare questo importantissimo strumento di consultazione democratica. Una cosa è certa e cioè che io ho un concetto di primarie assolutamente di coalizione e assolutamente aperte ,  senza nessuna preclusione o filtro di sorta".

    E lei, renziano della "prima ora", non rischia che a un tratto esca dal cilindro un altro candidato riferibile a quell'area?

    "Io rivendico la mia primogenitura come amministratore del Chianti riguardo la assoluta e convinta scelta di vedere in Matteo Renzi, la vera novità politica del centrosinistra. Se adesso, come sto vedendo, altre persone di detto mondo politico, stanno condividendo tale percorso e tale scelta, non posso che esserne contento. Significa che la scelta che avevo fatto all’inizio, andando controcorrente rispetto alla maggioranza degli amministratori toscani, non era poi così errata.  Importante è scegliere il treno giusto, anche se esserne motrice o vagone a volte non è una differenza così risibile".

    Chiudiamo con il tema fusione di Barberino con Tavarnelle: quale la sua posizione?

    "Anche in questo caso non posso che confermare una scelta che ho sempre palesato e cioè che la fusione con il Comune di Tavarnelle non è tanto una opzione ma un percorso obbligato, anche se per arrivare a questo credo indispensabile una consultazione popolare. Una cosa è certa: la gente spesso è più avanti della politica. Oggi più che mai l’obbiettivo di un amministratore, oltre che concepire la  politica come spirito di servizio e mai come una professione, deve essere quello di ottimizzare i servizi e limitare i costi. Abbiamo avuto con questa amministrazione risultati di efficienza ed efficacia ottenuta attraverso prima le gestioni associate e poi l’unione dei comuni  Adesso occorre passare allo step successivo. Creare  a livello amministrativo un solo comune ma non stravolgendo le comunità, con il loro percorso storico e le loro tradizioni.  In questo momento politico, non esaltante a livello nazionale, io sono convinto che solo se faremo ripartire la buona politica dal basso, coinvolgendo le nostre comunità in un percorso che possa riportarle a credere nella buona amministrazione, potremo avere fiducia e speranza per il futuro".

    di Matteo Pucci

    © RIPRODUZIONE RISERVATA

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