BARBERINO TAVARNELLE –Â Il futuro del Punto Tavarnelle ha il segno di una memoria mai sopita, che si risveglia e trae ispirazione dall’esempio delle grandi ricamatrici del passato; che andarono incontro al destino di un genio della calzatura e si affidarono alla bellezza dei suoi sogni.
La visita che oggi, sabato 11 gennaio, un gruppo di ricamatrici, iscritte ai corsi gratuiti dell’Accademia “Impara l’arte col Punto Tavarnelle”, promossa dal Comune di Barberino Tavarnelle, ha fatto al Museo Salvatore Ferragamo di Firenze, ricorda uno dei tanti viaggi del passato.
Quando, a metĂ del secolo scorso, con la valigia piena di desideri da riporre nel futuro e soprattutto nella creativitĂ delle proprie mani, le ricamatrici del Punto Tavarnelle, che raccoglievano e coordinavano il lavoro su “foglio”, realizzato da loro stesse e dalle tante “colleghe” di punto, le abili artigiane di Barberino e Tavarnelle, si recavano nella cittĂ gigliata, astro nascente della moda italiana.
Quando le donne che vivevano in campagna e lavoravano in casa raggiungevano la cittĂ in bicicletta o alla guida di un calesse per consegnare i pregiati manufatti eseguiti con il Punto Tavarnelle ai committenti privati, agli imprenditori del tessuto, proprietari e gestori di negozi e attivitĂ economiche di varia categoria merceologica, dall’abbigliamento agli articoli per la casa, alla passamaneria.
Sogni al femminile, intrisi di emancipazione e rinascita, guidati dalla voglia di riscatto all’indomani della Liberazione del Paese, che il destino fece incrociare con il percorso di un genio della calzatura divenuto monumento dell’haute couture tricolore.
Un calzolaio del Sud capace di trasformare le proprie umili origini nelle aspirazioni di un giovane talentuoso e piĂą avanti in un riconosciuto ambasciatore del made in Italy, oggi tra i brand piĂą rinomati su scala internazionale.
A Salvatore Ferragamo, il calzolaio che fece conoscere a tutto il mondo il Punto Tavarnelle, utilizzato per realizzare le tomaie delle calzature, indossate dalle dive del cinema, è dedicato l’incontro di domani, promosso e organizzato nell’ambito del progetto di collaborazione che vede protagonisti il Comune di Barberino Tavarnelle e il Museo Ferragamo.
Le ricamatrici dei sogni sono partite da Barberino Tavarnelle per raggiungere il calzolaio dei sogni e visitare la mostra fiorentina “Salvatore Ferragamo 1898-1960”, aperta in occasione del centenario dall’apertura del primo negozio di Salvatore, che ripercorre il cammino avventuroso dell’imprenditore.
Dai primi passi mossi da enfant prodige nel suo paese di origine, Bonito, nella provincia di Avellino, al viaggio della speranza e della fortuna trovata e coltivata nelle infinite opportunitĂ lavorative che l’America sapeva dispensare all’epoca.
Negli store di Hollywood, dove avviò l’attivitĂ in proprio e iniziò a produrre scarpe originali, pezzi unici e con materiali sostenibili, fino al raggiungimento dell’apice del successo centrato a Firenze, cittĂ che lo incoronò principe della scarpa a livello mondiale.
E’ qui che le merlettaie contemporanee, alle prese con i corsi principianti e intermedi attivati per la seconda stagione dal Comune che in collaborazione con Chiantiform ha lanciato un progetto di formazione e valorizzazione e promozione del Punto Tavarnelle per dare un futuro a questo pregiato merletto, a rischio di scomparsa, hanno ammirato decine di esemplari di scarpe degli anni ’30-60′, ricamate dalle loro ave, frutto di un lavoro che magari è passato dalle mani delle loro nonne o bisnonne.
Trovando scarpe e sandali realizzate in merletto di Tavarnelle con ricamo in filo di seta, tessuti colorati, paillettes e tacchi decorati con strass.
“Siamo davvero felici che la nostra collaborazione possa essere anche un’occasione di conoscenza, riscoperta e valorizzazione di una meravigliosa storia italiana, una storia fatta di impegno, sacrificio, talento, che si lega intimamente ad una delle pagine del vissuto del nostro territorio” dichiara l’assessore alle tradizioni popolari locali Paolo Giuntini.
“Grazie al suo non comune intuito – prosegue Giuntini – Salvatore Ferragamo ebbe modo di condividere con le merlettaie chiantigiane l’inventiva, l’estro e mettere concretamente a frutto l’idea di investire nelle potenzialitĂ sostenibili e creative dell’identitĂ del ricamo, traducendola in un’operazione culturale che fece leva sull’autenticitĂ di un know-how rigorosamente locale, riproducibile in nessun altro luogo all’infuori di Tavarnelle”.
Le visite guidate, gestite e accolte dal personale di Palazzo Spini Feroni, sono una delle azioni che il Comune e il Museo Ferragamo hanno inserito nel contenitore culturale generato dal progetto di collaborazione.
Le ricamatrici hanno potuto assistere alla proiezione del documentario “Salvatore. Il calzolaio dei sogni”, diretto da Luca Guadagnino, presso la sala del Cinema Olimpia di Tavarnelle, e seguire alcune lezioni e occasioni di approfondimento curate dai referenti dell’ufficio Direzione del Museo sulle scarpe in merletto di Tavarnelle, organizzate dal Comune nella sala consiliare del Palazzo comunale di Barberino Val d’Elsa.
Considerato il successo dell’attivitĂ di formazione e il numero crescente delle partecipanti, come preannunciato dall’amministrazione comunale, la location dell’Accademia “Impara l’arte col Punto Tavarnelle” è stata spostata nella piĂą ampia sede dell’ex biblioteca comunale di Tavarnelle.
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