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giovedì 25 Aprile 2024
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    Una giornata per ribadire che Tavarnelle è diventata, nel nostro territorio, la “capitale del tartufo”

    Grande successo del primo evento pubblico organizzato dall'Associazione Nazionale Tartufai, in collaborazione con il Comune, il Centro commerciale naturale e la Pro Loco di Tavarnelle

    BARBERINO TAVARNELLE –  Dai boschi alle proposte gastronomiche dei commercianti e dei ristoratori, che esaltano i sapori e gli aromi inconfondibili di sua maestà il tartufo.

    Non tutti sanno che anche la terra del Chianti fiorentino è ricca di uno degli alimenti più pregiati della cucina italiana.

    E la passione coltivata nel territorio da un nutrito gruppo di cittadine e cittadini, dediti alla ricerca del tartufo, lo ha rivelato in occasione della prima edizione della Festa del Tartufo di Barberino Tavarnelle.

    Tartufai e operatori economici, appassionati ed esperti nella raccolta e nella valorizzazione culinaria di questo fungo ipogeo, molto ricercato soprattutto nel centro e nel nord Italia, si sono ritrovati ieri tra le vie e le piazze di Tavarnelle.

    In occasione dell’iniziativa che ha accostato vari eventi, tra cui mostra e degustazioni di prodotti al tartufo e tartufo fresco, e gare cinofile.

    L’iniziativa è stata organizzata dalla neonata sezione Toscana dell’Associazione Nazionale Tartufai italiani con sede a Tavarnelle, in collaborazione con il Comune, il Centro Commerciale Naturale Di Bottega in Bottega e la Pro Loco di Tavarnelle.

    Il profumo dei tartufi freschi ha inondato l’aria del centro storico del comune chiantigiano e soprattutto ha riempito di gioia chi, come Paolo Pani e Irene Santucci, ha impresso una svolta alla propria vita nel segno della cultura del tartufo imboccando un percorso professionale legato al nobile alimento.

    Paolo che, fino a qualche anno fa si occupava di logistica, ha iniziato ad affidarsi al piacere del silenzio dei boschi in compagnia del suo cane e dedicarsi alla ricerca del tartufo bianco e nero.

    Una passione cresciuta e trasformata in un investimento economico che ha spinto Paolo ad aprire un apposito punto vendita.

    Anche Irene, ex titolare dello storico Caffè Italia, non ha resistito. E anche per lei il tempo della pandemia è servito a riflettere e a scommettere su una nuova attività.

    Dopo essersi adeguatamente formata e ottenuto il patentino, Irene ha intrapreso una strada inedita con la ricerca del tartufo, prodotto che valorizza e promuove a Barberino Tavarnelle, dove risiede, anche organizzando uscite e ricerche insieme ai turisti.

    “Il successo di questa nostra prima domenica al profumo di tartufo è frutto di un impegno autoctono che sono stata felice di sostenere e affiancare – dichiara l’assessore alla promozione economica Tatiana Pistolesi – la collaborazione tra commercianti e tartufai, la presenza e il lavoro attivo della sezione Toscana dell’associazione nazionale hanno permesso di mettere in risalto una delle vocazioni nascoste, poco conosciute del nostro territorio, su cui insieme impianteremo un percorso  di conoscenza, divulgazione, promozione culturale e turistica di tutte le attività legate al tartufo”.

    All’iniziativa erano presenti i tartufai chiantigiani Franco Ciani, Irene Santucci, Roberto Minucci, Fausto Provenzani, Roberto Pugliese, Edoardo Nesi, Roberto Orlandi, Francesco Gimignani.

    Grande apprezzamento è stato espresso anche per la gara a tempo di cerca simulata di tartufo scorzone, nero, estivo; che si è tenuta in piazza della Repubblica con la partecipazione di 30 cani, provenienti dal Trentino, dall’Emilia Romagna e dalla Toscana.

    “Siamo molto contenti della riuscita di questa iniziativa – ha commentato il presidente della sezione Toscana Francesco Crispo – tante le razze canine e i meticci presenti tra cui springer spaniel, bracco tedesco, lagotto, pastore australiano, l’obiettivo del nostro gruppo è tutelare la libera cerca del tartufo contro la diffusione controllata di tartufaie.

    All’iniziativa erano presenti i tartufai chiantigiani Franco Ciani, Irene Santucci, Roberto Minucci, Fausto Provenzani, Roberto Pugliese, Edoardo Nesi, Roberto Orlandi, Francesco Gimignani.

    Grande apprezzamento è stato espresso anche per la gara a tempo di cerca simulata di tartufo scorzone, nero, estivo; che si è tenuta in piazza della Repubblica con la partecipazione di 30 cani, provenienti dal Trentino, dall’Emilia Romagna e dalla Toscana.

    “Siamo molto contenti della riuscita di questa iniziativa – ha commentato il presidente della sezione Toscana Francesco Crispo – tante le razze canine e i meticci presenti tra cui springer spaniel, bracco tedesco, lagotto, pastore australiano, l’obiettivo del nostro gruppo è tutelare la libera cerca del tartufo contro la diffusione controllata di tartufaie”.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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