L’Orto Felice, sorgente di rose, ortaggi e quiete.
La stagione bislacca non permette alle piante dell’orto di crescere e svilupparsi come si conviene a questo periodo dell’anno.
Le zucche sono ferme, inermi, ravvivate solo da qualche fiore, i pomodori stentano, le altre colleghe piante attendono il sole.
Godono di questo clima fresco e piovoso le rose, che a cascata scivolano dalle pergole e ravvivano l’interno e l’esterno dell’orto, tanto che i ragazzi raccolgono i petali per qualche idea di trasformazione.
Gennaro (lo storico asino) ha finalmente trovato una compagnia da par suo, con un docile ciuchino sardo, di piccole dimensioni e tanto pepe addosso.
Per chi ha voglia di assaporare cosa sia la fragranza serve venire all’Orto Felice di San Felice (vicino a Castelnuovo Berardenga) dove le varie fioriture unite a quelle di viti e ulivi, rende il luogo ancora più sinonimo di una purezza sempre più rara a trovarsi.
L’Orto Felice nasce nel 2012 come progetto per l’inclusione sociale promosso dall’Associazione Umana Mente e dall’Agricola San Felice con la partecipazione di alcuni pensionati avvezzi all’uso di vanghe e zappini.
Fornisce ortaggi ai ristoranti di San Felice, ai dipendenti, a chi passa per un saluto e ciò permette di vedere i ragazzi all’opera in simbiosi purissima nella campagna.
Giovanni (non pago di fare il volontario con la Misericordia) vernicia con passione i cancelli mentre Antonella, Marco, Giovanna e Giulia sono professionisti di arti diverse, tutti dediti a rendere il mondo migliore…
Andrea Pagliantini
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