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mercoledì 24 Aprile 2024
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    Ciocche della libertà nelle piazze del Chianti fiorentino. In centinaia si tagliano i capelli per le donne iraniane

    Le iniziative che si sono tenute nelle piazze centrali di Barberino Tavarnelle e Greve in Chianti. I sindaci: "Non lasciamo da sole le donne iraniane e il loro coraggio"

    CHIANTI FIORENTINO – Crescono le iniziative di solidarietà  anche nelle piazze del Chianti fiorentino per le vittime del regime iraniano.

    Di fronte ai numeri, costantemente in aumento, delle donne che hanno perso la vita e rischiano di perderla in segno di protesta, secondo quanto comunicato dall’ONG sono 100 le vittime e 1.200 le persone arrestate, i cittadini e le cittadine si uniscono per la libertà delle donne alle quali è negato il diritto alla vita e all’identità.

    In centinaia hanno partecpato alle manifestazioni pubbliche che si sono svolte in piazza Matteotti, durante il mercato settimanale di Greve in Chianti, e in piazza Matteotti, davanti al palazzo comunale di Tavarnelle.

    San Casciano scende in piazza per le donne iraniane e tutte le vittime di violenza e oppressione

    Le comunità chiantigiane hanno scelto di scendere in piazza dopo la morte di Mahsa e Hadis con il rituale simbolico del taglio delle ciocche.

    Giovani, adulti, ragazze, ragazzi, bambine e bambini si sono fatti tagliare piccoli ciuffi di capelli per sostenere le donne iraniane con l’obiettivo di rendere collettivo, rumoroso e ripetitivo il doloroso senso di privazione e prigionia fisica e morale provato dalle donne vittime del regime.

    “L’espressione di solidarietà e vicinanza in difesa delle donne iraniane e di tutte coloro che soffrono – hanno dichiarato i sindaci Paolo Sottani e David Baroncelli – si è moltiplicata nel gesto di tantissime famiglie di Greve e Barberino Tavarnelle che ringraziamo per la partecipazione”.

    “Sono stati moltissimi i giovani, gli studenti che si sono messi in fila nelle nostre piazze – aggiungono i sindaci – per aderire alla mobilitazione globale e decidere di rinunciare ad una piccola ma importante parte del loro corpo”.

    Le ciocche dei capelli raccolte saranno consegnate all’ambasciata della Repubblica iraniana in Italia.

    “Ci teniamo a ribadire – chiosano i primi cittadini – che continueremo a rispondere all’appello di solidarietà, diventato virale, a sostegno di tutte le donne iraniane che combattono per la loro libertà e i loro diritti, in ricordo del tragico destino toccato alla ventiduenne Mahsa Hamini per non aver indossato il velo in modo appropriato”.

    A Greve in Chianti l’iniziativa di protesta pacifica è stata voluta e promossa dall’amministrazione comunale, con il coordinamento degli assessori Maria Grazia Esposito, Ilary Scarpelli e Giulio Saturnini

    Per quanto riguarda Barberino Tavarnelle l’amministrazione comunale che ha organizzato l’evento ringrazia il Consiglio delle ragazze e dei ragazzi del Comprensivo “Don Milani” e le tante associazioni intervenute alla manifestazione.

    Donna, vita, libertà, il Chianti non lascia da sole le donne iraniane e il loro coraggio.

    @RIPRODUZIONE RISERVATA

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